AMBROGIO ABBANDONA COMMISSIONI: “SONO STATO PRESO IN GIRO”
Il consigliere comunale di Sciacca Democratica Giuseppe Ambrogio ha acceso la miccia. Questa mattina ha presentato le dimissioni da componente, nella veste di segretario, delle due commissioni di cui faceva parte.
Lo ha comunicato con una nota di poche righe al sindaco, al segretario generale, al presidente del consiglio comunale, ai consiglieri, alla giunta ed ai presidenti delle due commissioni interessate, la quarta e la sesta.
Nella lettera di dimissioni nessun accenno ai motivi che sono alla base di tale scelta, ma la sofferenza politica del consigliere Giuseppe Ambrogio è nota a tutti fin dallo scorso mese di settembre, quando secondo degli accordi politici successivi al risultato elettorale aveva avuto la promessa che avrebbe ricoperto la carica di assessore comunale, il secondo assessorato in quota Sciacca Democatica dopo quello di Filippo Bellanca. Nella lettera un piccolo ma significativo riferimento politico, quando scrive di essere consigliere comunale eletto con 382 voti. Non ci sono motivazioni, ma solo un numero, che significa tanto, perchè i numeri in politica continuano a contare. Più delle competenze.
E’ quella dell’assessore Annalisa Alongi, la poltrona che doveva toccare, a settembre, ad Ambrogio. Alongi assessore a tempo dunque, almeno secondo questa organizzazione riferita da Ambrogio. Chissà chi era stato a fare quella promessa, che è stata anche poco edificante (solo tre mesi) per un professionista.
Ambrogio, da noi contattato, si limita a confermare quanto già noto, che le dimissioni sono un atto politico e una protesta per un impegno che non è stato mantenuto. “Mi sento preso in giro – ci ha detto al telefono – io sono una persona corretta e ho atteso che venissero rispettati i patti. Non ha senso far parte delle commissioni”. Ma non lascia la maggioranza, almeno per il momento. Una grana annunciata, era solo questione di giorni, Ambrogio non nascondeva la sua insoddisfazione. E oggi c’è il primo atto. Una posizione che deve adesso far parte dell’agenda politica del sindaco, fino ad oggi costretto ad assorbire solo attacchi esterni, ma fisiologici, da parte della minoranza consiliare. Come quello di oggi, l’ennesimo sulla situazione che riguarda i servizi idrici, nei giorni in cui la città continua a soffrire nonostante le promesse di Girgenti Acque.
Ed Ambrogio ha acceso la miccia. Ma non ci è sembrato arrembante e nemmeno un pò sprovveduto come in altre occasioni. Ha esperienza e ogni passo adesso lo elabora meglio. E’ deluso, alla terza consiliatura e con un corposo bagaglio di consensi, ritiene giusto avere l’opportunità di fare anche l’amministratore.
Giuseppe Recca