Altri 314 tunisini sono arrivati nella notte a Lampedusa
LAMPEDUSA. Altri 314 tunisini sono arrivati nella notte a Lampedusa. I vari arrivi, 13 per la precisione, sono infatti costituiti da gruppi di poche persone (da 7 a un massimo di 17), giunti a Lampedusa su piccoli barchini. A intercettare le imbarcazioni sono stati gli uomini della Guardia di finanza, a poche miglia dalle Pelagie. Caso eccezionale, in questi sbarchi contraddistinti da un numero esiguo di migranti distribuiti su diverse barche, è quello di un peschereccio, con a bordo 160 persone, tutte tunisine. Con questi nuovi arrivi salgono a 2622 le persone arrivate in meno di una settimana, in una situazione di emergenza che sembra non avere fine.
Sbarchi che seguono nonostante il sequestro avvenuto ieri nave madre (lunga 27 metri) e l’arresto di 23 presunti scafisti. La rotta Tunisia-Lampedusa è la più battuta in questi giorni di emergenza. Non si esclude la presenza di altre navi che aiutino i migranti tunisini ad arrivare sulle coste delle Pelagie, attraverso piccole imbarcazioni.
Il presidente della Regione,Nello Musumeci, sarà a Roma per incontrare i componenti del Comitato Schengen al fine di trovare una soluzione alle emergenze registrate a Caltanissetta, Lampedusa e Porto Empedocle. A Porto Empedocle tra giovedì e venerdì arriveranno circa 200 militari, tra coloro impegnati in “Strade sicure”, al fine di sorvegliare la tensostruttura posta davanti il porto, volta ad accogliere al massimo 100 migranti, che in settimana ha superato però anche le 500 persone.
Nella città marinara rimangono ancorate, ancora sotto sequestro, le navi Sea Watch 3 e Ocean Viking, mentre dovrebbe arrivare in settimana – stando a quanto si apprende dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese- la nuova nave per la quarantena che sostituirà la Moby Zazà, da una settimana non più al servizio del Governo, dopo la scadenza del contratto.