Altra bocciatura per la Regione, impugnata la legge del bonus a personale Sas per servizio in reparti Covid

SICILIA. Altra batosta e bocciatura per la Regione. La scure del governo nazionale ha colpito anche il bonus che l’Ars aveva assegnato ai dipendenti della Sas che avevano lavorato nei reparti Covid durante la fase più grave della pandemia.

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la norma e così a tale personale  viene meno l’incentivo da mille euro che era stato previsto per loro appena tre mesi fa.

Ancora una bocciatura, dunque, di una legge siciliana da parte del Consiglio dei Ministri. L’impugnativa mette in discussione un principio che Regione e Parlamento siciliano stavano introducendo, cioè quello per cui gli incentivi previsti per chi ha lavorato durante la pandemia potessero andare anche a personale non medico né infermieristico.

Il personale della Sas, la più grande partecipata regionale, è infatti impiegato anche negli ospedali con ruoli tecnici. E in molti, almeno 300, hanno lavorato nei mesi caldi del lockdown e più recentemente durante la fase della zona rossa.

Ecco perché l’Ars, con una legge varata a fine luglio, aveva allargato il bonus da mille euro una tantum destinato a medici e infermieri. La norma si è infranta sugli scogli del Consiglio dei ministri.

Ha dato notizia ieri la deputata leghista Marianna Caronia: “Dalle informazioni avute dagli uffici regionali sembra che secondo il governo nazionale i bonus Covid possano essere dati solo a quei lavoratori che hanno un contratto collettivo nazionale. Una cosa assurda che se confermata dimostrerebbe la mancata conoscenza della situazione siciliana e dell’esistenza di un contratto collettivo regionale applicato anche al personale Sas”, ha detto.