Allarme Unione Italiana Consumatori: “rincari nelle strutture turistiche”
Per le prossime vacanze estive si profila una stangata per i prezzi degli alberghi, B&B, villaggi, della ricettività in generale e anche dei ristoranti.
A segnalarlo è l’Unione Nazionale Consumatori che ha condotto uno studio per l’Adnkronos stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di maggio.
Nonostante non sia un mese di ferie e non ci fossero ponti, infatti, i prezzi dei servizi di alloggio, ossia alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù, sono già saliti in media nazionale del 12,5% su maggio 2021: +14,7% alberghi e motel, +10,7% pensioni, +0,4% villaggi vacanze, campeggi e ostelli.
Ma le differenze sul territorio sono abnormi, oltre 58 punti percentuali di differenza tra la città peggiore e la migliore. Viene segnalato ad esempio che Palermo è una delle città italiane dove ci sono stati aumenti notevoli, mentre in provincia di Agrigento ci sono solo lievi aumenti. Un sintomo anche di una diversa ripresa della domanda turistica, ancora a macchia di leopardo, con alcune città turistiche addirittura in deflazione.