Al San Vito e San Giovanni Bosco “estrapolati” a sorteggio gruppi di alunni per creare nuova classe all’insaputa dei genitori
SCIACCA. Era ovvio che l’inizio della scuola creasse disagi. Specie dopo il trascorrere di mesi infruttuosamente. In buona sostanza, ci sarebbe stato tutto il tempo utile per assumere quelle scelte necessarie, con il coinvolgimento delle famiglie, per giungere al suono della campanella in modo adeguato nel rispetto delle misure anti contagio.
Nel plesso di San Vito vi sono 3 quarte classi che, per le misure anti covid, risultano troppo numerose. E’ necessario, dunque, modulare una quarta classe. Soluzione, questa, che le famiglie comprendono. Ma il problema nasce dal fatto che le famiglie sono state tenute all’oscuro pur chiedendo di essere ascoltate e coinvolte.
Ma il dado è stato tratto. La soluzione adotta all’insaputa delle famiglie interessate è stata quella di estrapolare un gruppo di scolari da ogni terza classe, “arbitrariamente e senza comunicarci neanche con quale principio”, dicono i familiari che desideravano una rimodulazione equa e “senza un trattamento diverso”. I familiari lamentano che “il sorteggio è stato fatto senza la rappresentante di classe o qualcuno che potesse verificarne l’attendibilità e il tutto ci è stato comunicato ad appena una settimana dall’inizio delle lezioni”.
Ma c’è di più. “Alla nostra segnalazione- dicono i familiari- che non è stato giusto il criterio adottato e che le classi andavano rimodulate totalmente, ci è stato risposto che abbiamo ragione che si gli dispiace ma che però visto che la Dirigente scolastica ha avuto un incarico in Puglia e deve andare , non può perdere altro tempo”.
La medesima situazione è accaduta al San Giovanni Bosco dove c’è in corso una riunione del Consiglio di Circolo con proteste vibrate dei genitori.
E’ certamente il caso che l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gisella Mondino, si adoperasse tempestivamente .
Filippo Cardinale