“Alla ricerca dell’acqua perduta”: Aica lavora adesso a pieno ritmo per recuperare sorgenti e pozzi
Si stanno attivando tutti gli interventi previsti nel piano di emergenza finanziato dal governo nazionale in Sicilia. C’è anche la vasca di San Marco, costruita e mai utilizzata
Una sorta di corsa contro il tempo quella che Ati ed Aica stanno producendo in queste settimane per non arrivare a luglio, quando l’invaso Fanaco si esaurirà del tutto, senza disponibilità di risorse idriche.
Nell’ottica del miglioramento del servizio idrico e per fare fronte all’attuale emergenza idrica, si stanno attivando tutti gli interventi previsti nel piano di emergenza finanziato dal governo nazionale in Sicilia. Sono stati avviati lavori di manutenzione straordinaria presso il gruppo sorgenti Chirumbo – Tricca 1 e Tricca 2 nel territorio comunale di Cammarata. Questo intervento è fondamentale per assicurare l’immissione corretta delle acque potabili dalle suddette sorgenti nella rete idrica.
Attualmente alimentato solo dalla sorgente principale, l’acquedotto Chirumbo sarà potenziato e collegato alle sorgenti Tricca 1 e Tricca 2 mediante lavori di manutenzione straordinaria da compiere sull’adduttore esistente.
“Questa attività – precisa Aica – è parte integrante della strategia per fronteggiare l’attuale condizione emergenziale che ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza del Consiglio dei Ministri a causa della grave carenza idrica che colpisce la Regione Siciliana”.
Tra le azioni inserite in quella che viene definita “strategia”, imposta a ritmi elevati dal presidente della Regione Renato Schifani, comprende anche i recenti interventi posti in essere da Aica sul territorio, come la messa in funzione del serbatoio San Marco a Sciacca, mai utilizzato prima, i lavori continuativi presso i pozzi di Piana Traversa a Favara, al termine dei quali gli stessi saranno rimessi in funzione, e il servizio di approvvigionamento idrico sostitutivo tramite autobotti per tutti i comuni della provincia gestiti da AICA.