AL VARO IL PREMIO LETTERARIO “IGNAZIO RUSSO”
Un’importante iniziativa culturale è al varo d aparte della casa editrice Aulino Editore ( http://www.aulinoeditore.it/premiorusso ). “L’idea di realizzare un premio letterario che possa ricordare la figura e l’opera di Ignazio Russo (1928-1980)- spiega Aulino- nasce dall’esigenza di valorizzare il patrimonio che il poeta saccense ha lasciato alla comunità e nello stesso tempo di stimolare la crescita culturale del territorio attraverso la composizione poetica inedita in lingua italiana, in dialetto siciliano, della narrativa in lingua e della satira. Ignazio Russo è stato poeta, sindacalista, uomo impegnato nel sociale e nella politica nonché autore di numerosi copioni carnascialeschi, che a Sciacca hanno sostituito la cultura tradizionale, trovando numerosi spunti e offrendo alla popolazione dei momenti di puro spettacolo, specialmente da quando la circuitazione della cultura dello spettacolo venne meno nel secondo dopoguerra”.
“Russo- continua Aulino- per anni fornì testi al cabaret siciliano che fino ai primi degli anni ‘80 rappresentò non solo spettacolo ma anche costituì una forma di critica alla società regionale. La manifestazione sarà attraverso appuntamenti dedicati alla valorizzazione delle tradizioni popolari siciliane attraverso la musica ed il teatro e che si concluderà con l’assegnazione dei vari riconoscimenti del Premio Letterario Nazionale Ignazio Russo 2012. In particolare, domenica 25 novembre, nel pomeriggio, si terrà la cerimonia di premiazione che avverrà con uno spettacolo dove saranno presenti i poeti selezionati, musicisti e esponenti del mondo culturale. Sono previsti interventi di un gruppo di musica etno-folk che richiami le musiche tradizionali della identità siciliana, oltre a vari ospiti del mondo culturale siciliano, quali poeti e saggisti, docenti universitari e scrittori siciliani e le perfomances dei partecipanti alla sezione Opere di satira inedita”.
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Bibliografia tratta dalla Casa Editrice Aulino
Ignazio Russo, nato a Sciacca nel 1928, rimasto orfano del padre, Guardia Regia, fin da adolescente ricoprì il ruolo di capofamiglia. Abbandonò presto gli studi per dedicarsi al lavoro e al sostentamento della famiglia. Esercitò diversi mestieri, andando incontro alle difficoltà della vita di quel secondo dopoguerra, mestieri anche umili che lo hanno portato alla formazione di una coscienza civile, dopo aver conosciuto sulla propria pelle la sofferenza del popolo siciliano.
Iniziò a scrivere testi per il carnevale di Sciacca, inserendosi in una tradizione secolare del suo paese, e negli anni ’50 compose poesie che restarono, però, per anni sconosciute, fino a quando la sua sensibilità poetica, civile e morale, non prese il sopravvento. In quegli stessi anni si affermò come autore di testi satirici per le feste universitarie e per il carnevale, di cui diventò uno dei maggiori protagonisti.
Negli anni ’70 iniziò a collaborare a spettacoli di teatro e cabaret, periodici di poesia e cultura; con Ignazio Buttitta, Rosa Balistreri, Marilena Monti, Bernardino Giuliana, Franco Catalano e molti altri protagonisti della scena siciliana recitò in diverse piazze della Sicilia e partecipò al mondo culturale di quegli anni.
È stato componente, come caratterista, del Gruppo Folkloristico “Li Burgisi” di Sciacca e con esso si è esibito negli Stati Uniti, Canada, Germania, Svizzera e Italia.
Nel ’74 pubblicò Lu munnu a la riversa e Soliloquiu, nel ’76 Iò e lu ciascu, nel ’77 Miraglia e li braccianti e Sicilia meli e feli opera ora riunite nel volume edito da questa Casa Editrice.
Ricevette numerosi premi tra cui il Premio Telamone nel ’79, il primo Premio regionale di poesia Pindaro nel 1980; nello stesso anno la RAI Sicilia lo invitò a collaborare al programma che prese il titolo dalla raccolta di poesie Sicilia meli e feli.