NEL REPARTO DI EMATOLOGIA VISITE AL FREDDO: CLIMATIZZATORE GUASTO DA UN ANNO
La burocrazia non ha limiti, come i disagi di tanti cittadini che per necessità hanno bisogno di rivolgersi alle cure ospedaliere. E mentre la burocrazia segue i tempi biblici, i cittadini sono costretti a incorrere in disagi che hanno diverse aspetti. Come quello vissuto all’ U.O.S. reparto di Ematologia dell’ospedale Giovanni Paolo II.
Partendo da una recente segnalazione avvenuta a mezzo di apposito modulo distribuito dall’ospedale, la lamentela è avvenuta lo scorso 6 febbraio 2018. Nel modulo viene segnalata la mancanza di aria climatizzata nella stanza medica in cui i pazienti vengono visitati, ovviamente svestiti.
La data della segnalazione sembra banale, di qualche giorno fa. In verità non è così e la vicenda si trascina da un anno. La risposta ufficiale del responsabile dell’U.O.S Talassemia è di ieri, 21 febbraio 2018, protocollata al numero 32404 in uscita.
Nella lettera si comunica che il climatizzatore collocato nella stanza visita medica del reparto Ematologia si è guastato nel gennaio 2017 e la perizia tecnica effettuata ha verificato che non era riparabile.
Il 18 gennaio 2017, il responsabile dell’U.O.S. richiede l’acquisto di un nuovo climatizzatore (lettera protocollata il 19 gennaio 2017 al numero 572) al direttore del Servizio Provveditorato di Agrigento. Il tempo passa, il climatizzatore rimane guasto, i pazienti vengono visitati al freddo dell’inverno, la richiesta non viene evasa.
Dopo un anno, la richiesta di acquisto del climatizzatore viene reiterata il 23 gennaio 2018 non una nota protocollata al numero 13823. Per rafforzare la “reiterazione” vengono allegate anche due precedenti note di sollecito del 16 gennaio 2018, protocollo 9143 e del 22 gennaio 2018 protocollo 13020.
Questa è la burocrazia, questa è l’assurdità che si concretizza nella banale sostituzione di un climatizzatore. Un anno non basta. Nel frattempo, i pazienti si svestono per la visita e debbono battere i denti per il freddo.
Caro Commissario Straordinario Venuti, lei è stato a Sciacca già diverse volte. E’ stato onesto a dichiarare pubblicamente che l’ospedale di Sciacca soffre di criticità ed è stato trascurato. Questo è noto a tutti. Vi sono criticità logistiche, mancanza di personale medico e infermieristico, la struttura ha bisogno di interventi manutentivi straordinari (già programmati), mancanza di lenzuola, sedie e panchine rotte, ascensori guasti, mancano sedie a rotelle.
Ma per sostituire un climatizzatore per non ibernare i pazienti è così difficile da far trascorrere un anno? Eppure, il suo predecessore si vantava di aver chiuso il bilancio dell’Asp con un importante utile. Fare il manager sulla pelle dei cittadini è facile.
Filippo Cardinale