Al Policlinico di Palermo liste d’attesa “truccate” per favorire amici e parenti: otto indagati

Liste d’attesa infinite, primi posti liberi a distanza di mesi, ma anche di anni. Otto impiegati del Policlinico avrebbero gestito a proprio piacimento le assegnazioni dei posti per le visite specialistiche

PALERMO- Avrebbero inserito nelle liste d’attesa anche persone decedute al fine di bloccare i posti per amici e parenti di colleghi e altri raccomandati. Medici compiacenti avrebbero consentito di avere priorità che non sarebbero spettate. Otto dipendenti dell’azienda ospedaliera (scoperti grazie al sistema PagoPa e denunciati dallo stesso ex commissario delle cliniche universitarie Alessandro Caltagirone), sono indagati. A loro vengono contestati 132 gli episodi che la Guardia di finanza ritiene accertati nell’arco di quattro anni, tra il 2019 e il 2023. Favoritismi, falso e di accesso abusivo al sistema informatico della pubblica amministrazione. Se riconosciuti colpevoli, gli attuali indagati rischiano pesanti condanne. Sono durati tre anni gli accertamenti coordinati dalla Procura. Le vere liste d’attesa dunque sarebbero state gestite in forma esclusiva dagli otto dipendenti, Patrizia Rufola; Andrea Li Volsi; Antonio D’Amico; Filippo Fazzelli; Sandro Calderone; Clotilde Guarnaccia; Rosetta Sottile; Fabiola Citarda, che avrebbero garantito una corsia preferenziale aggirando il sistema di prenotazione ufficiale e gravando ancora di più sulle liste d’attesa. L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza trae origine da un esposto presentato dall’azienda ospedaliera dopo che dalla direzione erano state rilevate numerose anomalie nelle operazioni di prenotazione presso il Cup.