Al Giovanni Paolo II il via ad un “hospice” per pazienti terminali. Lo ha disposto Zappia

SCIACCA. Importante iniziativa assunta dal commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, e sostenuta dal responsabile dell’Unità Oncologica dell’ospedale di Sciacca, Domenico Santangelo.  

Con lettera dello scorso 11 novembre,  il commissario straordinario e il direttore sanitario, rispettivamente Mario Zappia e Gaetano Mancuso, hanno dato disposizione per l’attivazione di un Hospice del Distretto Sanitario di Base, al Giovanni Paolo II, in stretta collaborazione col direttore del DBS Salvatore Sanzeri.  Gli atti propedeutici saranno predisposti dal dottor Geraldo Alongi, medico in quiescenza che si è reso disponibile a prestare la propria opera a forma gratuita. Il dottore Alongi ha una “consolidata esperienza nel settore”. 

L’Hospice è un luogo di ricovero per malati terminali a cui offrire le migliori cure palliative quando queste non possono essere attuate a domicilio. Non solo cure palliative ma anche accoglienza  per i loro familiari.

La creazione dell’Hospice ospedaliero nel nostro territorio ha anche una valenza importante e affianca la già esistente rete di assistenza con cure palliative. Permette di alleviare ed andare incontro a tutti i malati oncologici ma anche non oncologici che versano in situazione critiche oltre che alleviare disagi alle famiglie.

La creazione dell’Hospice avrebbe riflessi positivi anche sul Pronto Soccorso ricadrebbe pure sul Pronto Soccorso perché ridurrebbe gli accessi dei malati cronici gravi evitando così disagi.

L’assistenza con cure palliative si rivela un servizio utilissimo ed efficace. Un servizio che ha un ventaglio  di assistenza completo e professionale con medici, infermieri, psicologhi, fisioterapisti, Oss. Un servizio non solo utile ai pazienti terminali, ma anche ai familiari che vivono una esperienza durissima e di accompagnamento al malato.

L’istituzione dell’Hospice all’interno del Giovanni Paolo II dimostra attenzione, da parte del Commissario Straordinario e del Direttore Sanitario, per il territorio.

Filippo Cardinale