“AL FAZELLO MANCA L’AGIBILITA’ E SONO STATE COMPROMESSE VIE DI FUGA E SICUREZZA”. DENUNCIA DELL’ARCH. SEGRETO
Ma che sta succedendo nella struttura monumentale-scolastica del “Fazello”, sede del primo circolo didattico “Giovanni XXIII adibita a scuola elementare e materna? L’interrogativo nasce spontaneo dopo la lettura di una articolata missiva, di cinque pagine, firmata dall’architetto Calogero Luigi Segreto e inviata per Pec a ben undici destinatari istituzionali, oltre agli organi di stampa.
Al Prefetto di Agrigento, all’assessore regionale ai Beni Culturali, al dirigente generale del Dipartimento Beni Culturali dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità siciliana, al Soprintendente a Beni Culturali di Agrigento, al dirigente della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, al Provveditore agli Studi di Agrigento, al dirigente scolastico del 1° Circolo “Giovanni XXIII di Sciacca, al Sindaco di Sciacca, al dirigente comunale del settore Patrimonio, all’assessore comunale Patrimonio ed Edilizia scolastica, all’assessore comunale alla Scuola.
Per rendere comprensibile la vicenda, abbiamo sintetizzato la lunga lettera, prettamente tecnica e con diversi riferimenti a norme, verbali e altre fonti, che hanno riguardato e riguardano i finanziamenti per il restauro dell’intero complesso monumentale, ma anche il riuso da parte del Comune di locali per destinarli ad un progetto (parrebbe ancora da finanziare) per realizzare il primo blocco museale all’interno del complesso in uso alla scuola.
Su questa vicenda, entrano a piè uniti il Comune e la Soprintendenza di Agrigento. Il primo si è fatto consegnare alcuni locali dall’Istituto scolastico, nonostante il parere negativo del Consiglio d’Istituto con verbale dello scorso 6 luglio, per poi consegnarli alla Soprintendenza di Agrigento. L’idea di ambedue enti è quella di ospitare opere d’arte e specifiche pale d’altare che sono di proprietà del Ministero dell’Interno tramite il Fec (Fondo edifici di culto, amministrato attraverso la Direzione centrale per l’amministrazione del Fec, affiancata da un Consiglio di amministrazione. A livello provinciale è amministrato dai prefetti). Pare ci sia il diniego del Fec.
Ma veniamo al dunque, prendendo due spunti dalla lettera-denuncia dell’architetto Calogero Luigi Segreto che più hanno colpito la nostra attenzione: la presunta mancanza del certificato di agibilità dell’intero complesso monumentale-scolastico e i lavori in corso per realizzare il primo blocco museale che, secondo quanto denuncia l’architetto Segreto, stanno limitando e bloccando le vie di fuga e di sicurezza dell’intero complesso che, ricordiamo, ospita circa 1000 bambini nella scuola materna ed elementare.
AGIBILITA’. L’architetto Segreto domanda al dirigente Michele Todaro ed al Sindaco Francesca Valenti se “sono a conoscenza del contenuto del verbale di consegna degli immobili del complesso Fazello, datato 7 Aprile 2010”. La consegna, scrive Segreto, “aveva riguardato tutti i locali presenti nel Plesso compreso tra le Via Giuseppe Licata e Corso Vittorio Emanuele”. Segreto chiede anche al Dirigente e al Sindaco se “sono a conoscenza del contenuto della nota prot. 36467 del 03 dicembre 2014 del 6° Settore Patrimonio Comune di Sciacca avente ad oggetto Autorizzazione utilizzo locali Fazello”. In buona sostanza, nella nota si dichiara che i locali sono in possesso di collaudo statico delle strutture, certificato di conformità strutturale, certificati conformità impianti, approvazione atti di Giunta del conto finale del lavoro diretto dall’architetto Segreto e il verbale di consegna del 7 aprile 2010. Ma Segreto scrive che non ci sarebbe “l’antincendio” e poi rimarca un passaggio della nota in cui è scritto che “nelle more di definizione delle procedure amministrative si autorizza l’uso dei locali a codesto Istituto, che con la presente vengono formalmente presi in consegna dal dirigente scolastico pro-tempore”. Segreto sottolinea, nella lunga lettera-denuncia, che “ad oggi il complesso monumentale Fazello non ha il certificato di agibilità”.
LAVORI IN CORSO CON PREGIUDIZIO DELLE VIE DI FUGA E LE USCITE DI SICUREZZA.
La denuncia grave, contenuta nella lettera firmata da Segreto, è che i lavori edili in corso starebbero pregiudicando le vie di fuga e le uscite di sicurezza. “A quale titolo è stata effettuata la consegna nei giorni scorsi alla Soprintendente, a firma del dirigente del Settore Patrimonio del Comune di Sciacca, di tutti gli ambienti con ingresso dal corso Vittorio Emanuele, all’interno dei quali sono contenute le vie di fuga e uscite di sicurezza previste nei progetti eseguiti?”, scrive l’architetto Segreto.
Si riferisce a lavori in corso, commissionati dalla Soprintendenza (dopo che ha ricevuto in consegna alcuni locali dal Comune che li ha sottratti alla scuola) per la realizzazione del primo blocco museale. Ci sarebbe una somma di circa 130 mila euro che l’assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana avrebbe stanziato. Nella nota, l’architetto Segreto sostiene che i lavori “possono essere eseguiti previa variante urbanistica, che non ci sarebbe”. Segreto scrive che “l’attuale destinazione d’uso è prevista nel P.C.U. (Piano comprensiorale urbanistico) n. 6 e nell’adottato nuovo PRGC (edilizia scolastica)”, motivo per cui “appare spontaneo chiedersi se l’Attuale Amministrazione sia a conoscenza delle norme legislative che regolano il cambio di destinazione urbanistica e se conosca che ciò non è possibile in fase di adozione di nuovo PRGC”.
Riportiamo, a proposito dei lavori in corso nel Fazello, un altro passaggio della lettera-denuncia dell’architetto Segreto con la quale chiede “se lo stesso dirigente comunale del settore Patrimonio, il sindaco, il dirigente scolastico e la soprintendente abbiano avuto consegnato e/o valutato, a mezzo PSC e DUVRI le interferenze nascente dalla commistione dell’impresa esecutrice e alunni, come previsto ai sensi del disposto dell’ ex D.Lgs. 81/08 e se siano state effettuate le notifiche preliminari agli Enti preposti (Ispettorato del Lavoro, Asp e Prefettura di Agrigento; se soprattutto tali lavori siano o no oggetto di autorizzazione, insistendo su immobile oggetto di vincolo, ai sensi della legge 1089/1939 e se siano stati predisposti per gli stessi lavori , le attività propedeutiche con firma autorizzativa e note di fattibilità preventive (facility report) degli uffici competenti, come previsto dalle L.R. 80/77, 116/80, 10/2000 e D. LgS. 42/2004”.
Abbiamo solo effettuato una sintesi delle cinque pagine della lettera-denuncia firmata dall’architetto Calogero Luigi Segreto. L’intera lettera la pubblichiamo in PDF alla fine dell’articolo, in modo tale da offrire l’opportunità al lettore di comprenderla nella sua interezza.
Ci sono state consegnate alcune foto, che pubblichiamo e che si riferiscono alla situazione attuale. In una foto si vede una parete bianca con al centro una muratura ancora grezza. Lì ci sarebbe stata la porta taglia fuoco che è stata rimossa. In un’altra foto è riportata la scala d’emergenza in ferro. Come si nota, la scala che dovrebbe essere sgombera da ogni ostacolo è colma di materiali vari ingombranti, ma soprattutto che ostacolano una eventuale fuga da eventi di pericolo e di emergenza.
Parrebbe che i lavori abbiamo lo scopo di separare il realizzando primo blocco museale dal resto della scuola per evitare quella “promiscuità” con la scuola. Ma, parrebbe, in modo tale da sconvolgere e compromettere il sistema di fuga e le uscite di sicurezza.
In un passaggio della lettera-denuncia dell’architetto Segreto, si legge anche: “come mai è consento l’uso improprio a visitatori e turisti durante le ore scolastiche, e quindi in assoluta deroga alla sicurezza dei piccoli alunni come previsto dalla vigente legislazione poiché tutti i locali ed annessi, nelle ore scolastiche, devono rimanere chiusi per motivi di sicurezza anche nelle ore di ricreazione?”.
La lettera dell’architetto Segreto è deflagrante. Urge chiarezza da parte degli Enti a cui la medesima epistola è stata indirizzata.
LETTERA DENUNCIA ARCHITETTO SEGRETO
Filippo Cardinale