Al designer e accademico Mario Cucinella il progetto di restauro del Cretto di Burri
Il progetto di restauro del Cretto di Burri di Gibellina, il monumentale simbolo del terremoto che sconvolse la Valle del Belice nel gennaio del 1968,di recente finanziato con un milione e mezzo di euro attraverso i fondi europei di sviluppo, è stato affidato al costituendo “Raggruppamento temporaneo di professionisti Mario Cucinella Architecs Galileo Ingegneria”.
Cucinella è un affermato architetto, designer e accademico, particolarmente noto per la sua ricerca nei confronti della sostenibilità ambientale degli edifici. Il suo lavoro è costantemente divulgato sulle riviste specializzate e al centro di numerose esposizioni. Da alcuni anni si occupa con passione e competenza del Belice e di Gibellina.
Il Cretto di Burri, dal nome del compianto Alberto Burri, l’artista e pittore umbro che lo ha realizzato, si estende in scala monumentale lungo il pendio di una collina ed è una delle opere d’arte contemporanea più estese al mondo avendo una superficie di circa 80.000 metri quadrati. È stato definito un «sudario di cemento» rivestendo con questo bianco materiale i resti dell’antico paese. Un’opera che non venne completata perché i fondi disponibili si rivelarono insufficienti. I lavori ripresero solo diversi anni dopo e vennero completati nel 2015, in occasione del centenario della nascita di Alberto Burri.
“Conserveremo, organizzeremo e promuoveremo la bellezza dell’arte per lo sviluppo turistico – commenta oggi Tanino Bonifacio, assessore alla cultura di Gibellina – con Cucinella condividiamo un percorso di crescita che riguarda anche le altre grandi opere contemporanee presenti nel nostro territorio”.
Il Comune di Gibellina ha ringraziato la Regione siciliana che con i Fondi Europei di Sviluppo ha finanziato l’importante intervento.