Al consiglio comunale di Sciacca una mozione per la pace in Medio Oriente e Ucraina
L’iniziativa con cui si chiede l’immediato cessate il fuoco è dei consiglieri Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò. Dopo il voto il documento deve poi essere inviato dal sindaco ai vertici del governo italiano
SCIACCA. I consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò hanno sottoscritto una mozione da sottoporre alla votazione nella seduta di stasera 2 ottobre. Un atto con cui si chiede l’immediato cessate il fuoco in Medio Oriente ed Ucraina, due territori sconvolti dalla guerra.
Il testo è il seguente:
“Il Consiglio Comunale di Sciacca, condanna tutte le azioni mosse a danno delle popolazioni civili, in violazione del diritto internazionale e dei diritti umani, da qualsiasi parte esse provengano, che si chiamino Stato di Israele o Hamas. Israele ha il diritto a difendersi, ma dobbiamo stare attenti a che la situazione non sfugga di mano. Gaza e Libano si legano strettamente. E quindi noi diciamo con forza che serve un cessate il fuoco in Libano come serviva e serve a Gaza. Condanna con enorme preoccupazione l’escalation militare posta in essere da Israele con l’invasione della Striscia di Gaza, con la politica degli omicidi mirati ed i bombardamenti nel territorio dello stato sovrano del Libano; Condanna Hezbollah per il lancio di missili verso il nord di Israele e l’attacco dell’Iran verso Israele con il lancio di missili nella serata di martedì 1 ottobre. L’escalation militare che può degenerare in un allargamento del conflitto ad altri paesi dell’area, con conseguenze imprevedibili e incalcolabili per la pace e la sicurezza internazionali e che può anche portare ad un coinvolgimento diretto dell’Italia, che guida la missione di peacekeeping denominata UNIFIL. Condivide e fa proprio l’appello del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, di un cessate il fuoco, al fine di evitare l’allargamento del conflitto in Medio Oriente, con un’escalation dopo l’altra e quella di Papa Francesco, all’Angelus dopo la Messa a Bruxelles, per un immediato cessate il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. “Si rilascino gli ostaggi e si permetta l’aiuto umanitario”, ancora le parole del Pontefice che ricorda anche l’Ucraina. Chiede che il Governo italiano e le istituzioni europee si impegnino, in tutte le sedi nazionali ed internazionali, per ottenere: un immediato cessate il fuoco generale a Gaza, in Cisgiordania ed al confine con il Libano; la fine immediata del blocco dei beni e dei servizi fondamentali (acqua potabile, luce, carburante, cibo, medicine in primis) inflitto alla popolazione civile di Gaza; l’avvio di una trattativa internazionale per il rilascio di tutti gli ostaggi rapiti il 7 ottobre e prigionieri palestinesi per motivi politici o irregolarmente detenuti nelle carceri israeliane, a partire da alcune centinaia di minori; l’apertura di corridoi umanitari per chiunque voglia lasciare Gaza; la fine immediata del regime di segregazione razziale (apartheid) perpetrato da decenni da Israele nei confronti della popolazione palestinese; l’avvio di operazioni di solidarietà internazionale per la popolazione sfollata dentro Gaza, che ha visto le proprie abitazioni distrutte dai bombardamenti”.
Si invita poi il sindaco a trasmettere la mozione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, al Ministro degli Affari Esteri e all’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.