Aica sempre più in crisi spera nel prestito della Regione. “La crisi economica della consortile è ormai insostenibile”
Il direttore generale, Claudio Guarneri preoccupato che l’azienda non sia in grado di corrispondere gli stipendi nei prossimi mesi, e solleva interrogativi sulla gestione della società da parte dei sindaci che compongono l’Assemblea territoriale idrica
AGRIGENTO- Quando fu costituita l’azienda pubblica per la gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento, sindaci e parlamentari esultarono, pur consapevoli che la forma giuridica scelta (imposta dalle associazioni) la “consortile”, sarebbe stato un flop. Un flop assai pericoloso perchè i debiti ricadono sulle casse comunali e quindi sui cittadini. Adesso tutti i nodi sono venuti al pettine. Prosegue l’agitazione del personale di Aica che rivendica il pagamento delle spettanze del mese di novembre e altri riconoscimenti economici. Criticità evidenziate in un incontro col Prefetto di Agrigento. Aica ha versato parzialmente lo stipendio di novembre pari al cinquanta per cento e spera di poter pagare la restante parte entro le prossime ore. Schietto il direttore generale, Claudio Guarneri che ha paventato la possibilità
che l’azienda non sia in grado di corrispondere gli stipendi nei prossimi mesi. Lo stesso Guarneri ha evidenziato come la crisi economica di Aica sia ormai insostenibile. L’azienda oggi si trova davanti una grave carenza di liquidità che potrebbe compromettere sia gli obblighi contrattuali verso i dipendenti che la continuità dell’erogazione dei servizi.
Un finanziamento regionale da 10 milioni di euro per risollevare la gestione ordinaria dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini
La politica agrigentina e regionale in piena attività per correre in soccorso del gestore del servizio idrico in provincia. E’ stato il consiglio di amministrazione di Aica ad ufficializzare una ipotesi che potrebbe diventare realtà nelle prossime ore con la nuova Finanziaria della Regione Siciliana attualmente all’esame dell’Assemblea Regionale Siciliana, che torna a riunirsi dopo la pausa natalizia. L’azienda ha esposto alcune soluzioni nella riunione convocata dal Prefetto Salvatore Caccamo poco prima del giorno di Natale. Ognuna delle azioni in fase di elaborazione prevederebbe comunque un finanziamento di importo pari a 10.000.000 di euro. Si tratterebbe del terzo intervento di soccorso del governo regionale dopo quello varato all’atto della costituzione della società e di quello dello scorso novembre a favore di Ati, e da questo girato ad Aica, per definire i crediti di progettazione e di anticipazione di appalto della rete idrica del Comune di Agrigento.
Alla riunione in prefettura, richiesta dai sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno preso parte anche il Presidente del CdA e il Direttore Generale di Aica, il Presidente del Consiglio dell’Assemblea dei Sindaci di Aica, il Direttore generale dell’Ispettorato del Lavoro e il rappresentante dello Spresal.
Si è parlato dei temi da tempo denunciati dalle organizzazioni sindacali in materia di sicurezza impiantistica e tutela della salute dei lavoratori, del sotto inquadramento dei dipendenti e delle vertenze già consegnate e di quelle che potrebbero arrivare successivamente e di altre questioni contrattuali che ad oggi non hanno risposta. Per quanto riguarda il finanziamento regionale, il Prefetto Caccamo si è reso disponibile a perorare tale causa e assicurarne il buon fine. Per le problematiche della sicurezza, l’Ispettorato del Lavoro e lo Spresal sono stati incaricati di verificare la situazione. L’assemblea dei sindaci ha riferito che la situazione del personale di Aica e una ricognizione della situazione debitoria dei Comuni sono attualmente temi prioritari già affrontati nelle ultime riunioni.