Aica, il direttore generale vincitore di concorso “bloccato” dalla Regione
PROVINCIA DI AGRIGENTO- Un’altra situazione paradossale in capo all’Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Il direttore generale vincitore di concorso Domenico Armenio, non può prendere servizio perchè l’assessorato regionale autonomie locali, dove presta servizio come capo di gabinetto, non concede il periodo di aspettativa richiesto dal tecnico.
L’Assessore in capo all’agrigentino Marco Zambuto, ha detto di no e rappresentato che “data la carenza di figure dirigenziali nell’organico regionale, anche in considerazione del blocco delle relative procedure di reclutamento discendente dall’accordo per il ripiano decennale del disavanzo, che si protrarrà a tutto il 2024, stante che risultano ancora scoperte strutture intermedie in numerosi Dipartimenti regionali quali, il Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, il Dipartimento regionale dell’energia, il Dipartimento regionale della protezione civile e il Dipartimento regionale dell’ambiente, oltre che tutte le unità operative, non ritiene possa autorizzarsi l’aspettativa richiesta”.
Ciò significa che Aica al momento continua ad operare con un direttore generale facente funzioni che lo scorso settembre venne nominato a titolo temporaneo nella figura dell’ingegnere Fiorella Scalia, vice presidente del Cda della stessa società.
Il presidente dell’assemblea dei sindaci, Alfonso Provvidenza, si è rivolto ai vertici regionali, per rappresentare che “i provvedimenti richiamati vanificano, nella sostanza, gli enormi sforzi portati avanti dall’Azienda di dotare la stessa di un valido manager, selezionato con una procedura pubblica, capace di guidare e governare un’azienda pubblica così complessa e certamente non scevra da criticità, nel reale rispetto dei principi di legalità, correttezza e assoluta trasparenza, che devono esseri propri dell’azione amministrativa”.
Provvidenza rileva le enormi difficoltà in cui versa l’Azienda Speciale Consortile e chiede un intervento del presidente della Regione Nello Musumeci, di aiutare Aica a superare questo momento di stallo burocratico-istituzionale che sta soffocando l’azienda.
“Qualora non dovesse essere possibile superare l’apprezzamento della direttiva assessoriale espresso nella deliberazione di Giunta Regionale che allo stato impedisce il reclutamento del vincitore di un pubblico concorso – scrive Provvidenza – si individui almeno una figura esterna di elevatissimo spessore, magari proveniente dal Ministero degli Interni, che possa traghettare il soggetto “pubblico” gestore del servizio idrico integrato verso quella serenità che i cittadini agrigentini meritano”.