A quanto pare, nella serata di ieri si sarebbero chiusi gli accordi in vista del ballottaggio. L’ago della bilancia è rappresentato dal centrodestra. Marco Zambuto proverà a mettere a disposizione di Miccichè. Un accordo non facile vista la presenza contemporanea dei deputati Roberto Di Mauro e Riccardo Gallo. L’accordo sarebbe stato chiuso sulla base dell’ingresso in giunta di tre esponenti delle coalizione di centro-destra: Forza Italia (partito più votato ad Agrigento), Diventerà Bellissima e Udc.
Non si schiera Daniela Catalano, sostenuta al primo turno da Lega e Fratelli d’Italia.
L’accordo che sarebbe stato siglato avrà il paradosso, in caso di vittoria di Miccichè, di far approdare in Consiglio esponenti inizialmente contrari allo stesso Miccichè.
Niente apparentamento, dunque, per il sindaco uscente che correndo praticamente da solo con il sostegno delle sette liste civiche.
Firetto pare apporterà piccole modifiche alla propria giunta, mantenendo Giorgia Iacolino e Tanja Castronovo (entrambe rimaste fuori da aula Sollano) e Giandomenico Vivacqua, insedendo al posto di Antonio Sutti e Giorgio Bongiorno l’assessore uscente Nello Hamel, l’ex consigliere comunale Giuseppe Gramaglia, i candidati consigliere Mario Fontana (figlio del più volte deputato Enzo) e Alfonso Mirotta (anche loro rimasti fuori dal Consiglio) e il consigliere di “Onda” Pasquale Spataro.
Ecco il nuovo Consiglio comunale. Stando così i giochi, quattro seggi toccheranno a Cambiamo Rotta (Teresa Nobile, Alessando Sollano, Francesco Alfano e Flavia Contino); 3 ad Uniti per la città (Marco Vullo, Angelo Vaccarello, Ilaria Settembrino); 3 Forza Italia (Simone Gramaglia, Carmelo Cantone, Giovanni Civiltà); Facciamo Squadra (Davide Cacciatore e Valentina Cirino); 2 Diventerà Bellisima (Claudia Alongi e Roberta Zicari); 2 Fratelli d’Italia (Gerlando Piparo, Fabio La Felice); 2 seggi Andiamo avanti (Nino Amato, Mario Fontana), 2 seggi Buogiorno Agrigento (Piero Vitellaro, Margherita Bruccoleri), 2 Agrigento Rinasce (Nello Hamel, Alessia Bongiovì) e uno per Onda (Pasquale Spataro). Va anche considerato che il sindaco perdente tra Miccichè e Firetto avrà un posto in Consiglio comunale per legge e che molti dei consiglieri destinati ad entrare in aula “Sollano” sono anche assessori designati e potrebbero cioè anche scegliere di lasciare lo scranno facendo scorrere la lista degli eletti.