AGGRESSIONE E RAPINA AD ANZIANO, GIP CONVALIDA ARRESTI DI PECORARO E BARONE
Leandro Barone ha precedenti penali per rapine e stalking. Nei prossimi giorni la decisione del Gip su eventuali arresti domiciliari
Si sono svolti stamattina nel carcere di Sciacca, dinanzia al Gip del Tribunale di Sciacca, Roberta Nodari e al sostituto procuratore Alessandro Moffa, gli interrogatori di garanzia per Antonino Pecoraro, di anni 20 di Sciacca e Leandro Barone, di anni 19, di Palermo.
Antonino Pecoraro, assistito dall’avvocato Giovanni Forte, si è avvalso delle facoltà di non rispondere.
Ha risposto, invece, alle domande dei due magistrati, Leandro Barone, assistito dall’avocato Bellotta del Foro di Palermo e rappresentato, stamattina, dall’avvocato Giuseppe Trafficante.
Barone, la cui posizione appare più grave rispetto a quella di Pecoraro, ha ammesso la propria responsabilità nell’aggressione all’anziano residente nel quartiere di San Michele. Ha però negato di aver rubato la collanina in oro bianco che indossava l’anziano. Secondo quanto riferito Barone, la collanina si sarebbe dispersa nei luoghi a causa degli strattonamenti.
Il Gip Nodari ha convalidato gli arresti, mentre si è riservata sulla possibilità, avanzata dai legali dei due indagati, di un affievolimento della misura cautelare in carcere.
Leandro Barone ha una posizione giudiziaria più pesante avendo precedenti penali per rapine e stalking. Tra l’altro, prima di essere arrestato era in prova presso una struttura di servizi sociali.
I due sono stati arrestati ieri dai carabinieri della stazione di Sciacca. Sono accusati di rapina e lesioni personali, in concorso tra loro, delitti, questi, aggravati dall’aver commesso il fatto ai danni di persona ultrasessantacinquenne.
I fatti risalgono all’ottobre del 2015. La vittima, un anziano abitante nell’antico quartiere di San Michele, uscendo di casa ha rimproverato i due giovani che, dopo aver bevuto del liquore vicino alla sua abitazione, gettavano per terra i bicchieri di plastica, abbandonando finanche la bottiglia di liquore dinanzi alla sua porta.
Pecoraro e Barone, che in un primo momento raccoglievano la bottiglia allontanandosi, tornavano sui propri passi dopo pochi minuti, raggiungendo alle spalle l’anziano, dopo averlo accerchiato, lo colpivano ripetutamente con pugni al volto, strappandogli la collanina d’oro che portava al collo e facendolo rovinare volontariamente a terra. A causa dell’aggressione, la vittima riportava vari traumi contusivi in varie parti del volto e degli arti superiori.
La descrizione dei giovani, fornita dall’anziano, conduceva i militari sulle tracce di Pecoraro e Barone, già noti agli investigatori per avere commesso in passato reati della stessa fattispecie. L’attività certosina dei militari della stazione di Sciacca, unita alla costanza ed alla professionalità degli stessi, portava all’acquisizione, durante un controllo, di alcuni mozziconi di sigaretta del Pecoraro e di una bottiglietta di plastica da cui aveva bevuto il Barone Leandro. I militari di Sciacca, riuscivano così ad acquisire importante materiale biologico da inviare ai colleghi del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Messina. I Carabinieri del R.I.S. di Messina riuscivano in seguito ad estrapolare il profilo genotipico di Pecoraro e Barone ed a metterlo a confronto con i campioni biologici estrapolati dai bicchieri in plastica che i due indagati avevano gettato nei pressi dell’abitazione della vittima, confermandone sostanzialmente la sovrapponibilità.