ADDIO, TERME DI SCIACCA SPA
Lombardo nomina il liquidatore unico: è Carlo Turriciano
Anche per la Terme di Sciacca spa è arrivato l’addio. Si scioglie, dopo quasi 6 anni dalla sua costituzione e un’infinità di polemiche. Era nata male, senza soldi e con un mare di debiti che non potevano essere pagati dalla Regione perchè si infrangeva la normativa europea sulla libera concorrenza. Era nata male perchè al suo primo vagito doveva essere liquidata contemporaneamente la vecchia Azienda Autonoma delle Terme. Invece, ancora oggi vivono tutte e due. E’ il simbolo della inefficienza di una Regione capace solo di produrre perdite e costi, è il simbolo di una Regione incapace di sfruttare le sue risorse che sono, come il caso delle terme di Sciacca, uniche al mondo.
La Terme di Sciacca spa era nata il 28 dicembre del 2005. Doveva essere una trasformazione della vecchia Azienda Autonoma delle Terme in una società per azioni, capace di imprimere quel rilancio da tutti sperato. La Spa doveva concludere quel lungo processo di privatizzazione, iniziato nel 1999, mai concluso. Ancora oggi. La Terme di Sciacca Spa nasce con l’emblema della occupazione della politica nella vita “imprenditoriale” delle società partecipate: un Consiglio di Amministrazione frutto di una spartizione tra i partiti dell’allora maggioranza di governo alla Regione, guidata da Totò Cuffaro.
Oggi si avvia a conclusione la breve vita della Terme di Sciacca Spa. E’ un modo anche per pagare i debiti senza incorrere all’infrazione della Comunità europea. Niente più società per azioni, niente più norme comunitarie sulla libera concorrenza da infrangere.
Si è perso tempo, soldi, occasioni di rilancio. La politica non paga mai. No i nostri politici non rispondono delle loro scelte insensate. A pagare è solo una comunità che ha visto depauperare e degradare una sua risorsa: le terme.
Liquidatore unico è stato nominato Carlo Turriciano, l’attuale amministratore unico della Terme di Sciacca Spa. Lombardo gli ha rinnovato la fiducia. In 18 mesi ha rivolto la società termale come un calzino, mostrando cose inenarrabili. Cose che sono al vaglio della magistratura inquirente con due inchieste in corso.
La tappa della liquidazione è stata raggiunta. Adesso, secondo quanto ha annunciato l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, si procederà alla nomina dell’advisor per le due società termali siciliane. Poi la stesura del bando di evidenza pubblica per l’affidamento a privati delle strutture termali. Forse, la lunga barzelletta iniziata nel 1999 sta per concludersi.