Ad Agrigento vietata la vendita di souvenir che “celebrano” la mafia

Si tratta di oggetti venduti anche in altre città e che raffigurano immagini del padrino o dell’uomo con la coppola e persino il cartello con la scritta “U mafiusu”

Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha vietato co una ordinanza la vendita di souvenir e gadget contenenti riferimenti alla criminalità organizzata. Si tratta di souvenir che vengono venduti anche in altre città e che raffigurano immagini del padrino o dell’uomo con la coppola e persino il cartello con la scritta “U mafiusu”.

Un analogo provvedimento nel 2023 era stato adottato dalla Regione Siciliana sui traghetti nello stretto di Messina. Il caso era stato sollevato ieri dal quotidiano on line AgrigentoNotizie e lo stesso Miccichè aveva annunciato immediati provvedimenti che sono arrivati poche ore dopo.

“Rilevato che nell’intero territorio siciliano sono vergognosamente presenti linee commerciali di souvenir e gadget dove in modo indiretto e talvolta esplicitamente, viene anche esaltato il personaggio mafioso o il fenomeno mafioso – si legge nell’ordinanza – e ritenuto che la vendita nel territorio di questo comune, mortifica la comunità agrigentina, da anni impegnata nella diffusione della cultura della legalità – continua il provvedimento – si ordina il divieto di vendita di qualsiasi tipo di oggetto, gadget che inneggi o richiami in qualunque modo e forme, alla mafia e alla criminalità organizzata”.