Ad Agrigento ed Enna le elezioni a sindaco rinviate alla primavera del 2026
Lo slittamento riguarda tutti quei Comuni che avevano votato nel turno ordinario negli anni 2020 e 2021, per i quali durante l’emergenza Covid era stata applicata la modifica con rinvio del voto al periodo autunnale.
Da Roma a Milano, fino a Napoli, Bologna, Venezia e Torino, ma anche Agrigento e Enna, sono oltre duemila i Comuni che andranno al voto oltre i cinque anni del naturale mandato, ovvero nell’arco dei sei mesi successivi. A spiegarlo è una circolare del dipartimento del Viminale che si occupa della materia elettorale, dove si illustra ai territori la normativa vigente.
Lo slittamento – che avviene per permettere di votare nella primavera dell’anno successivo all’ultimo semestre del mandato, come normalmente previsto – riguarda tutti quei Comuni che avevano votato nel turno ordinario negli anni 2020 e 2021, per i quali durante l’emergenza Covid era stata applicata la modifica con rinvio del voto al periodo autunnale.
Nella circolare si spiega che questi territori torneranno alle urne nei sei mesi successivi allo scadere del mandato dei cinque anni. Dunque nella finestra temporale ordinaria prevista dalla legge 182/1991, quindi nella primavera del 2026 e del 2027.