AD AGRIGENTO ALFANO PROMETTE IL CARAVAGGIO, A SCIACCA NON RIESCE A FAR RITORNARE IL MELKART

L’ultima volta che si è alimentata la speranza di riavere il Melkart è stata nel giugno del 2012. Poi il silenzio

“Dopo il Bernini, lavoriamo per portare ad Agrigento il Caravaggio”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano non arretra di fronte alle polemiche, che lo hanno investito per l’esposizione, inaugurata ieri, del “Salvator Mundi” di Gian Lorenzo Bernini. Anzi rilancia promettendo l’arrivo delle opere del maestro del Seicento.

Appare consequenziale pensare alla nostra Sciacca, distante 67 chilometri dalla città di Angelino Alfano, ministro dell’Interno. Sciacca, la città nella quale la guida della città è a totale etichetta di Alfano e i 13 consiglieri comunali sono tutti alfaniani. Dovremmo essere beneficiati da cotanta fede alfaniana. Ma con c’è una cosa che ci consente di ringraziare il potente Ministro.

E allora gli rivolgiamo una semplice richiesta: Caro Angelino ci fai avere il nostro Melkart a Sciacca? Sai, la nostra è una città culturale e racchiude storia, arte, monumenti, figli illustri in diversi campi. Il Melqart, è un preziosissimo reperto fenicio in bronzo risalente all’11°-12° secolo avanti Cristo, venuto alla luce in un tratto di mare antistante le nostre coste. Esposto, però, a Palermo.

Ogni tanto se ne parla. Sapete qual è l’ultima volta? Il 26 giugno 2012. In quel giorno, l’allora vice sindaco Carmelo Brunetto gongolava e rilasciava la seguente dichiarazione: “Esprimo soddisfazione per la notizia, appresa dalla stampa, dei passi in avanti compiuti in seguito alla mia richiesta per riavere a Sciacca il Melqart, preziosissimo reperto fenicio in bronzo risalente all’11°-12° secolo avanti Cristo, venuto alla luce in un tratto di mare antistante le nostre coste”.

L’ex vice sindaco Carmelo Brunetto, con una nota diffusa alla stampa, ricordava il suo imput alla “richiesta formulata lo scorso mese di gennaio al presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, immediatamente dopo un incontro avuto con il presidente della Lega Navale Gaspare Falautano, fautore di una campagna di sensibilizzazione. Allora ho chiesto ufficialmente al governo regionale l’affidamento alla città del Melqart, con la formula del comodato d’uso, facendo rilevare che la statuetta si trovava conservata, ma senza la possibilità di essere fruita, dentro il Museo “Salinas” di Palermo”.

Brunetto allora dava indicazione sulla collocazione, la Biblioteca Comunale di Sciacca. “Sono davvero contento- ammetteva- che l’iniziativa, come riporta la stampa, abbia sortito un primo effetto positivo, con la disponibilità espressa sia dalla direttrice del Museo Salinas di affidare al Comune di Sciacca il Melkart anche se in “prestito temporaneo”, che dall’archeologo Sebastiano Tusa, dirigente della Soprintendenza per i Beni Culturali e ambientali del Mare della Regione Siciliana. Prestito temporaneo o comodato d’uso cambia poco. L’importante è riavere in città il Melqart e consentirne la libera fruizione ai saccensi ed ai turisti”.

Brunetto invita “l’amministrazione comunale ad insistere sul solco già segnato e predisporre quanto è necessario per custodire in sicurezza la preziosa statuetta”. Poi cadde il silenzio. Come sempre. Ministro Alfano, mette una buona parola per chiudere questa vicenda e far ritornare il Melkart a Sciacca?

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