Acqua pubblica, Titano attacca ancora: “Con 9 gestori in provincia, il DL concorrenza liquiderà Aica e “comuni ribelli”

PROVINCIA DI AGRIGENTO- Il coordinamento Titano, insieme alle associazioni Konsumer, Legambiente, Codacons, Agrigento Punto e a Capo, A Testa Alta, Bac Bac e a Mani Libere, torna all’attacco evidenziando  il concreto rischio di vanificare la gestione pubblica dell’acqua dopo il varo del Decreto Legge del Governo Draghi Sulla concorrenza.

“La normativa prevede- rimarcano- per ogni ambito un solo gestore unico del servizio integrato. La frammentazione esistente nella nostra provincia provoca danni ambientali, sociali ed economici. Se tutti i sindaci non si uniranno per unificare l’ambito con un solo gestore AICa, tra 5 mesi il Decreto Legge “concorrenza” del Governo Draghi liquiderà sia AICA che le gestioni salvaguardate. Se non avviene questo, sarà tardi e si dovrà ricorrere “al mercato”, ossia al gestore privato”.

Attualmente in provincia di Agrigento, ci sono 8 gestioni comunali, oltre all’azienda consortile AICA. Inoltre mancano all’appello i Comuni di Camastra e Lampedusa che non intendono partecipare all’AICA.

Filippo Cardinale