ACQUA PUBBLICA, IMPUGNATIVA CHE FA MALE
“Siamo davvero curiosi di leggere le ragioni che hanno convinto il Cdm ad impugnare la legge sulle risorse idriche partita dall’Ars. Impugnativa che, a prima considerazione, ci appare assolutamente inopportuna”. A parlare sono i deputati siciliani del Partito democratico alla Camera Antonino Moscatt, Franco Ribaudo e Magda Culotta.
“Se il tutto dovesse essere legato alla possibilità dei comuni di gestire ‘in house’, ci sarebbe una discrepanza tra le direttive europee 2014/24/UE e 2014/25/UE e la legge sugli appalti in discussione in questo periodo, la quale sostiene tutto l’opposto autorizzando, o meglio contemplando, tale procedura. Condizione che, a nostro avviso, – continuano Moscatt, Ribaudo e Culotta – la legge regionale rispetta pienamente”.
“Questo provvedimento è frutto di un lavoro lungo e attento che ha coinvolto amministratori locali, associazioni, movimenti e partiti politici. L’impugnativa, dunque, fa ancora più male. Ciò non ci esime di difenderla attraverso tutte le procedure che si concorderanno e restare in prima linea a fianco del Pd siciliano e del governo – concludono i deputati Moscatt, Ribaudo e Culotta – regionale”.