Acqua inquinata nel lago Arancio, Catanzaro: “Ci risiamo, governo regionale assente”
“Quali iniziative questo Governo regionale intende intraprendere con urgenza, al fine di consentire nuovamente l’uso delle acque del lago Arancio per uso irriguo e prevedere a quegli agricoltori danneggiati dalla mancata produzione”.
Sono i contenuti di un’interrogazione che il capogruppo all’Ars del Partito Democratico, Michele Catanzaro, ha presentato oggi al Presidente della Regione, all’Assessore regionale all’Agricoltura e all’Assessore regionale all’Energia e Servizi di Pubblica utilità, dopo l’ennesimo grido di allarme lanciato dai produttori agricoli dell’area del Belice e del comprensorio di Sciacca.
“Una criticità che si ripete – dice Catanzaro – dopo che l’Arpa, nei mesi scorsi, ha riscontrato la presenza dell’”algae bloom” nelle acque del lago Arancio a Sambuca di Sicilia che produce carichi inquinanti dannosi per l’agricoltura. L’Asp decise in quella occasione di interrompere l’utilizzo delle acque del lago per uso irriguo. Oggi la situazione, dopo nuovi prelievi ed esami che hanno determinato una ripresa del prelievo, non è affatto risolta. Avevo già sollevato in aula il problema – aggiunge Catanzaro – chiedevamo azioni urgenti e risolutive che però non ci sono state”.
“Non possiamo più accettare questa situazione – conclude Catanzaro – il problema dell’alga tossica continua ad arrecare danni ai produttori agricoli e bisogna intervenire con urgenza in favore di centinaia di produttori che rischiano di vedere ulteriormente danneggiata la produzione”.