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Acqua in contrada San Calogero: storia di 10 utenze che pagano le bollette ma non appartengono a nessun circuito di distribuzione

Il rifornimento avviene solo quando l’addetto di Aica si “ricorda” di effettuare una manovra aggiuntiva

SCIACCA. Una decina di utenze idriche della zona di San Calogero non appartengono a nessuna area distributiva e ricevono acqua solo attraverso una specifica manovra manuale che non sempre viene eseguita.

E’ una delle strane storia del servizio idrico pubblico. Si tratta della zona più alta di San Calogero, quella che comprende le utenze della Basilica e di altre utenze nelle Vie dell’Arcario e Via del Santo. Dal sito web di Aica viene denominata “zona 15”. Quando viene erogata acqua, la parte alta risulta esclusa. Non è infatti collegata direttamente al circuito della zona 15.

I residenti in quella zona (tutti con regolare contratto) da tempo segnalano il problema. Lo conoscono bene ad Aica e lo conosce bene il Comune. Ma nessuno è mai riuscito a risolvere il problemi. Per farvi arrivare acqua, occorre una non meglio specificata “manovra aggiuntiva” da effettuare quando chiudono l’erogazione alla zona 15 ed al bevaio. Il rifornimento avviene solo quando l’addetto si “ricorda” di effettuare questa manovra aggiuntiva. Questo capita normalmente ad intervalli più o meno regolari di 10/12 giorni, con punte anche di oltre 20 giorni come sta capitando negli ultimi mesi. E dire che la zona sottostante, zona 15, viene turnata “quasi regolarmente”.

“Ci è stato detto parecchie volte – dicono i residenti – che bisognerebbe collegare le utenze della zona alta al circuito di distribuzione della zona 15, cosa che viene ripetuta da annii, ma di assessore in assessore non è cambiato mai niente”.

Altro appunto rilevato dai residenti riguarda il bevaio, anch’esso rifornito molte più volte della zona alta di San Calogero: oltre che dagli allevatori, legittimati a prelevare l’acqua per i loro allevamenti, viene usato anche da tanti che più o meno fanno uso improprio della fontana pubblica. Ma anche questo è a conoscenza da anni degli addetti ai lavori.

Giuseppe Recca

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