Acqua, il Comune di Sciacca deve versare 449mila euro ad Aica per ripianare i debiti
SCIACCA- Nulla cambia nel servizio idrico. Non solo non diminuiscono le bollette ma ai cittadini spetta anche accollarsi quote per ripianare i debiti dell’Aica, il gestore pubblico del servizio idrico agrigentino.
“Questo è il risultato, se non un primo tassello, della tanto acclamata nascita di AICA che tutta la sinistra del territorio ha decantato qualche anno fa; a suo tempo, la nostra parte politica aveva prospettato la situazione e aveva fortemente osteggiato la nascita di questo sistema, oggi purtroppo possiamo solo dire di essere stati dei facili profeti”, è scritto in una nota di Fratelli d’Italia.
I vertici di AICA con una nota del 21 febbraio scorso hanno richiesto ai comuni soci di mettere mano al portafogli e pagare le perdite per gli esercizi 2021 e 2022 come da statuto.
Le perdite ammontano a € 1.302.697 per l’anno 2021 e € 3.033.852 per il 2022 e quindi un totale di € 4.336.549 che i Comuni della provincia di Agrigento dovranno sborsare perentoriamente entro 30 giorni. Il conto totale per il comune di Sciacca ammonta a € 449.088.
“Oltre al danno di non avere avuto ridotte le tariffe ma anzi essere state aumentate, ad avere anche un servizio non in linea con gli standard normali, anche la beffa di dover uscire dei soldi dalle casse del comune, e quindi indirettamente dalle tasche dei cittadini. Oggi AICA tenta con enormi difficoltà di andare avanti, ma l’assemblea dei soci dovrebbe comprendere che ulteriori anni come quelli sopra citati non potranno più essere sopportati dai comuni soci”, conclude la nota.