Acqua, il Cartello Sociale incontra il Prefetto. Solo 10 Comuni su 33 hanno deliberato il prestito

AGRIGENTO- Che la situazione dell’Aica, la consortile pubblica nata il 3 agosto scorso per gestire il servizio idrico, fognario e la depurazione nella nostra provincia, abbia intrapreso un percorso irto di difficoltà è abbastanza palese. Anzi, lo era ancor prima della costituzione per le vicende che hanno condotto il suo parto.

Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento (Pastorale Sociale della Chiesa agrigentina e sindacati) ha incontrato il prefetto Cocciufa. All’incontro ha partecipato anche, in rappresentanza dell’ATI e dell’Assemblea dei Sindaci, il dottor Provvidenza, presidente del Cda della il Dott Provvidenza.

L’incontro fa seguito alla richiesta formulata al Prefetto per fare chiarezza sulle problematiche della gestione del Servizio Idrico Integrato della provincia di Agrigento della Società Consortile AICA, delle difficoltà finanziarie, di distribuzione idrica, manutenzione, interventi di riparazione.

Il presidente Provvidenza ha evidenziato come il prestito della Regione ai Comuni di 10 milioni di euro avrebbe dato una notevole spinta per gestire il servizio. Ad oggi solo due comuni hanno ricevuto le suddette risorse e solo 10 hanno avuto approvato tale richiesta dai propri consigli comunali.

Il Cartello Sociale si chiede “quali siano le reali intenzioni di tutti gli altri sindaci che ad oggi non hanno provveduto a depositare una proposta di delibera in consiglio comunale e per tale ragione è stata sollecitata la Prefettura a convocare un tavolo alla loro presenza”.

Il Prefetto ha assunto l’impegno di riunire i sindaci al fine di spingere gli stessi a definire con la urgenza le delibere e la richiesta delle somme da girare a AICA.
Il Cartello Sociale esprime grande preoccupazione per i ritardi nella definizione del finanziamento della società consortile e assicurano “che in caso di ulteriori ritardi che condizionano gli interventi nella rete da rappezzare e ricondizionare con urgenza, convocheranno una manifestazione pubblica nella quale evidenzieranno con chiarezza chi rema contro la gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato”.