ACQUA: ECCO LE NUOVE FASCE TARIFFARIE

Per la maggioranza degli utenti un aumento medio del 10%

Nell’ultimo Consiglio di Amministrazione dell’Ato Idrico di Agrigento (il sindaco Vito Bono era assente. Ricordiamo che, al contrario di quanto sostiene il primo cittadino, per quanto riguarda il Cda, la legge non consente la sostituzione del consigliere di amministrazione. E’ prevista la delega solo nell’Assemblea dei soci) è stato approvato il regolamento che determina le fasce tariffarie.

Sono cinque le fasce della TRM (tariffa reale media):

A) Utenze domestiche residenti (suddivise, a sua volta, in 4 sottofasce, specifichiamo più avanti)

B) Utenze domestiche non residenti

C) Altre utenze (sono quelle relative alle attività commerciali, industriali, professionali)

D) Utenze zootecniche

E) Utenze enti pubblici

Per quanto riguarda le utenze domestiche residenti queste, si suddividono in altre 4 fasce: • Consumo al di sotto di 80 metri cubi annui • Consumo entro 120 metri cubi annui • Consumo entro 160 metri cubi annui • Consumo oltre 160 metri cubi annui.

 Per quanto riguarda le utenze domestiche non residenti queste, si suddividono in altre 3 fasce: • Consumo al di sotto di 40 metri cubi annui • Consumo entro 60 metri cubi annui • Consumo oltre 160 metri cubi annui.

 “L’adeguamento – dichiara il vice presidente dell’Ato Idrico e sindaco di caltabellotta, Calogero Pumilia, presente alla riunione del Cda dell’Ato Idrico- è previsto nella gara di appalto vinta dalla Girgenti Acque. Dopo 3 anni va aggiornata anche con le variazioni del potere d’acquisto della moneta. La nuova realtà fa emergere che i Comuni che erano gestiti dall’Eas avranno un aumento medio del 10%. Rispetto all’esistente, alcuni comuni applicano una tariffa superiore. Sono i Comuni di Agrigento e Canicattì. Questi, con l’adeguamento approvato dal Cda vedranno una riduzione consistente della tariffa. In buona sostanza, le utenze interessate all’aumento medio del 10% sono quelle più rappresentative della popolazione, cioè quelle il cui consumo rientra nei 120 metri cubi annui”.

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