Domani, 27 aprile, può essere la giornata della svolta per il servizio idrico in provincia di Agrigento. E’ infatti in programma l’Assemblea dei sindaci dell’Assemblea Territoriale Idrica con all’ordine del giorno la ratifica dell’approvazione del programma di risoluzione del contratto con Girgenti Acque, sulla base del parere fornito da uno studio legale che da un anno lavora a valutare se tra le tante segnalazioni di disservizi fornite dai Comuni agrigentini ci sono le condizioni per la risoluzione e la rescissione del contratto.

L’amministrazione comunale di Sciacca, guidata da Francesca Valenti, insieme ad altri Comuni è in prima fila per il raggiungimento di tale obiettivo. Fin dai giorni della campagna elettorale di un anno fa, il primo cittadino ha puntato su questo obiettivo ed ha cercato, riuscendoci, di dare un’accelerazione all’iter ed alle buone ma deboli intenzioni di tanti altri, per scalzare dalla gestione dei servizi idrici e fognari un’azienda come Girgenti Acque che, pur operando in un contesto complicato, vedi la fatiscenza delle reti disponibili, ha alimentato proteste da molte aree del territorio provinciale.

Naturalmente è in atto un braccio di ferro anche politico anche tra amministratori dei vari Comuni, alla luce del fatto che molti centri non sarebbero d’accordo sul programma di risoluzione, mentre per altri gli enti non avrebbero poi la forza per gestire in proprio le condotte idriche.

Si annuncia una battaglia a viso aperto e il probabile avvio di un contenzioso che potrebbe anche andare per le lunghe. A favore della rescissione ci sono ovviamente associazioni e comitati, da tempo al fianco dei sindaci che conducono questo iter e che sono piuttosto determinati.

Giuseppe Recca


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