Acqua, come recuperare gli importi a credito dell’ultima bolletta della Gestione commissariale che non esiste più ?

SCIACCA. Sul quotidiano LA SICILIA oggi un aggiornamento sulla vicenda delle bollette di chiusura della Gestione commissariale che molti utenti agrigentini si sono visti recapitare in questi giorni quasi in concomitanza con la prima bolletta del primo mese del nuovo gestore Aica.

Migliaia di utenti del servizio idrico della provincia di Agrigento rischiano di finire nel calderone dei creditori della fallita Girgenti Acque. La bolletta/fattura con intestazione Gestione Commissariale, è a tutti gli effetti l’atto di chiusura del precedente rapporto contrattuale conclusosi in data 1 agosto 2021.

Il documento contiene anche la restituzione del deposito cauzionale in applicazione di una deliberazione dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). In virtù dell’ingresso nella gestione del servizio idrico della nuova società consortile Aica, la curatela fallimentare di Girgenti Acque ha definito i conteggi dei consumi nel periodo compreso nei mesi di giugno e luglio, detraendo l’importo del deposito cauzionale a suo tempo versato in occasione della stipula del contatto con Girgenti Acque.

Per molte utenze domestiche-residenti il riepilogo degli importi ha determinato un credito (in gran parte di alcune decine di euro) che ha messo in azione gli utenti, alla ricerca dell’iter da seguire per chiedere la restituzione della somma indicata nella bolletta/fattura. Nel documento non c’è nessuna indicazione sulle modalità che si devono seguire per chiedere la restituzione dell’importo presente in bolletta preceduto dal segno “meno”. Ci sono i dettagli dei conteggi, c’è la scadenza del pagamento, fissata nel prossimo 11 ottobre, ma nessun’altra informazione riferita alle sorti di questa somma.

Una gran confusione insomma, un rebus che come sempre penalizza i cittadini. Chi avrà la pazienza di andare a fondo e riuscirà a trasmettere la richiesta di rimborso del credito finirà nel lungo elenco di creditori di Girgenti Acque nella lunga e complessa procedura del fallimento decretato dal tribunale di Palermo lo scorso mese di giugno.

Giuseppe Recca