ACQUA, CENTRODESTRA ALL’ATTACCO: “IL SINDACO NASCONDE LE DIFFICOLTA’ DELLA RESCISSIONE CONTRATTUALE”
Solitamente, tranne in casi eccezionali, l’acqua spegne i fuochi. A Sciacca,invece, è proprio l’acqua ad accendere le fiamme dello scontro tra maggioranza e opposizione di centrodestra. Oggi Alternativa Popolare, Forza Italia, Sciacca al Centro e Progetto Sciacca passano al contrattacco e ritornano sulla recente riunione tra il sindaco Francesca Valenti e il management della Girgenti Acque.
“Forse- scrivono- quando l’attuale maggioranza parla di “prima volta” si riferisce probabilmente al fatto che il presidente Campione è stato accompagnato, all’incontro, con il sindaco da un ex consigliere comunale del PD che, in altre occasioni e con un ruolo ovviamente diverso, chiedeva a gran voce la rescissione del contratto con Girgenti Acque ed ora, tutto ad un tratto, cerca di distendere gli animi tra Amministrazione e gestore”.
Ma le fiamme alimentate dal centrodestra non si limitano qui e il centrodestra scarica una serie di interrogativi. “Il sindaco ha affrontato il problema “rescissione del contratto” con il signor Campione? Durante il confronto è stato affrontato il problema tariffe? Certo quest’ultimo argomento è alquanto spigoloso ed il sindaco lo occulta palesemente”.
Altre fiammate accese riguardano i Comuni che non hanno consegnato le reti idriche: “Perché il sindaco non ha mosso un dito nei confronti dei Comuni che non hanno consegnato le reti? Potrebbe iniziare sollecitando il sindaco di Santa Margherita. E’ opportuno che i cittadini sappiano che se tutti noi paghiamo bollette esose è proprio per questo motivo”.
Una nota sarcastica accompagna l’attacco del centrodestra: “Transenna City” è il nome della nostra città, scrivono riferendosi al fatto che “visti gli impegni presi dal gestore non si sono previsti interventi sostitutivi di ripristino del manto stradale da addebitare poi al gestore”.
Per Alternativa Popolare, Forza Italia, Sciacca al Centro e Progetto Sciacca “la verità purtroppo è soltanto una: il sSindaco è, finalmente, consapevole del fatto che la strada intrapresa di rescissione è in salita e cerca, con tentativi goffi, di nasconderlo dovendo scendere ad una patto di “non belligeranza” con Girgenti Acque”.
Poi chiosano che “gran parte della città è ancora senz’acqua e, nonostante numeri utili ed autobotti, non si riesce a soddisfare le esigenze della nostra comunità. Cosa accade dunque? Che, ancora una volta, la gente è costretta a pagare le autobotti per avere la possibilità di vivere civilmente”.
Non manca l’autocritica: “Non rinneghiamo il passato, sappiamo bene che certi disservizi erano presenti anche durante la passata amministrazione, ma il sindaco Valenti e l’allegra truppa, in campagna elettorale, hanno parlato di radicale cambiamento gettando “autobotti” di fango nei confronti dell’amministrazione Di Paola. Ad oggi il nulla più assoluto. La città sembra non avere una guida, una guida sicura. La città si sente “commissariata”.
Infine, il centrodestra annuncia per la settima prossima l’indizione di una conferenza stampa “per porre l’accento sulla tematica Girgenti Acque ed alcune questioni che riguardano l’operato fin qui svolto nei primi cinque mesi dalla attuale amministrazione”.