ACQUA, ASSEMBLEA ATI: FUMATA NERA PER L’ELEZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Lotà e Messana in perfetta parità. Un sindaco si è astenuto
“A chi con molta enfasi e troppo ottimisticamente aveva preannunciato che dall’ASI di Agrigento sarebbe partita la battaglia per l’acqua pubblica contro le decisioni del Governo Renzi, almeno per il momento dovrà ricredersi”. La considerazione è di Franco Zammuto, coordinatore del comitato Inter.Co.Pa che si batte per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Ieri, nella sede dell’ATI di Agrigento si sono riuniti quarantuno dei quarantatré sindaci del consorzio di Agrigento per eleggere il Presidente, il vice e il Consiglio di Amministrazione. Ma l’assemblea è stata infruttuosa e si è presentata spaccata in due. Alla votazione, si sono verificati due schieramenti esattamente opposti, più l’astensione di un sindaco. Risultatro, niente elezione del Presidente e del vice presidente.
In lizza c’erano il sindaco di Menfi, Vincenzo Lotà e quello di Racalmuto, Emilio Messana che, sorprendentemente, hanno ottenuto 20 voti ciascuno.
“Se il sindaco che si è astenuto-dice Zammuto- avesse dato la sua preferenza, oggi avremmo il presidente e un un’assemblea spaccata e divisa”.
“Lungi da noi di Inter.Co.Pa di entrare nelle questioni politiche che hanno contribuito al non risultato- dice Zammuto-, ma è evidente che il risultato presenta due anime, chi non ha consegnato le acque al gestore e chi dipende dal gestore privato. Due anime che perseguono interessi contrapposti e non si fidano l’una dell’altra nel determinare le priorità da cui fare partire l’azione dell’ATI”.
“Dai quarantatré Sindaci che fino ad oggi sono stati determinanti nel creare giurisprudenza e che tanto hanno contribuito insieme ai comitati cittadini alla stesura della legge 19/2015, era doveroso aspettarsi che sapessero fare sintesi delle priorità da affrontare, degli interessi da tutelare e quelli da aggredire al fine di ridurre le tariffe in primis e in un secondo momento uniformare e unificare il sistema di gestione dell’intero consorzio ATI”, aggiunge Franco Zammuto.
La speranza del comitato Inter.Co.PA adesso è quella che al prossimo appuntamento i quarantatré Sindaci sappiano trovare la sintesi dei “diversi interessi da tutelare piuttosto che utilizzare questi giorni a sgranocchiare un voto di qua o di la per fare pendere la bilancia da una parte piuttosto che dall’altra”.