Acqua, AICA fa accordo con Enel (debito con ex gestore di 1,2 mln) per avere energia per i prossimi 3 mesi
L’Azienda Idrica Comuni Agrigentini “strappa” un accordo con il gestore dei servizi elettrici e attraverso il contratto sottoscritto potrà disporre dell’energia che serve per tenere in attività gli impianti per i prossimi tre mesi, tanto quanto dura l’affitto del ramo d’azienda dalla curatela fallimentare di Girgenti Acquee.
L’azienda avrebbe accettato l’accordo che prevede un pagamento a tre mesi, quando l’Aica potrà disporre delle risorse finanziarie per pagare senza affanni i fornitori. Ricordiamo che alcuni giorni fa, improvvisamente, il gestore dei servizi elettrici aveva tagliato la fornitura e per quasi due ore si erano vissuti momenti difficili.
L’intervento del Cda e dell’assemblea dell’Aica, che si sono rivolti al Prefetto Maria Rita Cocciufa, ha impedito conseguenze drammatiche per il servizio idrico in provincia di Agrigento. I crediti vantati dall’Enel ammontano a 1 milione e 200 mila euro e l’Aica non intende caricarli sul proprio groppone, pena il rischio di un fallimento a pochi giorni dall’inizio della nuova gestione. Purtroppo la situazione del servizio idrico in questa fase iniziale continua a segnare il passo con disagi di approvvigionamento che riguardano un po’ tutto il territorio provinciale, da est ad ovest. Le casse dell’a nuova Azienda Idrica Comuni Agrigentini sono ancora vuote ed i Comuni soci stanno sottoscrivendo accordi ognuno per proprio conto con imprese locali per effettuare gli interventi di manutenzione alle reti idrica e fognaria. C’è una specifica convenzione che Aica ha inviato agli enti locali soci, ai quali poi saranno restituiti i soldi impegnati per le singole attività di manutenzione.
Intanto, l’assemblea dell’Aica con in testa il presidente Alfonso Provvidenza, si appresta ad incontrare le associazioni di consumatori che hanno richiesto un incontro per avviare un dialogo e fare il punto della situazione. Dopo Ferragosto ci saranno i primi incontri con i rappresentanti delle associazioni che per primo hanno fatto richiesta, ovvero Adiconsum, Unione Nazionale Consumatori e Cittadinanzattiva.
Giuseppe Recca