ACCORPAMENTO EMODINAMICA E CARDIOLOGIA: PERPLESSITA’ DELLA UIL-FPL

Per l’accorpamento dell’emodinamica alla cardiologia, al fine di risolvere il problema di carenza di personale infermieristico e medico, interviene Luigi Danile, segretario generale della UIL FPL agrigentina. Secondo il sindacalista, il provvedimento “non solo non convince ma peggiora in termini di efficienza ed efficacia le prestazioni sanitarie erogate da una struttura di eccellenza qual è l’emodinamica che nell’anno precedente ha eseguito 1000 procedure di cui 200 PTCA primarie in corso di infarto miocardico acuto al pari di altre strutture sanitarie regionali”.

Danile sostiene che “la logica organizzativa dell’accorpamento porta a considerare che tutto il personale è nelle condizioni di essere interscambiabile”. In buona sostanza, secondo il sindacalista, una logica secondo la quale “un infermiere che non ha mai fatto una procedura di PTCA oggi potrebbe essere nelle condizioni senza una adeguata esperienza di sostituire adeguatamente il suo collega senza che questo possa creare danni all’utenza, ignorando così le linee guida Gise”.

Il sindacalista, inoltre, fa notare che il “livello professionale e le prestazioni erogate in emodinamica non sono speculari alle prestazioni erogate dai professionisti che operano in cardiologia. Quindi, la possibilità di interscambiare il personale tra le due specialistiche è un azzardo che aumenta notevolmente il rischio clinico con la reale possibilità che il rischio si tramuti in un evento avverso”.

Di pari, continua Danile, “il personale medico ed infermieristico di cardiologia non è nelle condizioni, senza un adeguato addestramento, di sostituire il suo collega in emodinamica; al contrario gli emodinamisti possono lavorare in cardiologia, ma questo comporterà nella turnazione e nel delicato equilibrio organizzativo inefficienze e aumenterebbe i carichi di lavoro già troppo pesanti considerato l’elevato numero di turni in pronta disponibilità”.

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