ACCORPAMENTO EMODINAMICA E CARDIOLOGIA, FICARRA RISPONDE ALLA UIL: “SPECIOSO L’ALLARMISMO DEL SINDACATO”. E SI RIVOLGE ALLA PROCURA DI SCIACCA
l provvedimento con cui la Direzione strategica dell’ASP di Agrigento ha di recente accorpato le Unità operative di Emodinamica e Cardiologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca ha come obiettivo quello di fronteggiare alcune criticità esistenti nei due reparti e, al contempo, di recepire le indicazioni contenute nelle linee guida emanate dall’Assessorato Regionale alla Salute secondo cui, in accordo con le direttive nazionali, “le attività di Emodinamica sono di norma collocate all’interno dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia con UTIC”.
“Appare specioso – dice il direttore generale dell’ASP di Agrigento Salvatore Lucio Ficarra – che si creino inutili allarmismi presso l’utenza ipotizzando situazioni di rischio infondate e fuorvianti”.
Per Ficarra “le attività di Emodinamica sono di norma collocate all’interno dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia con UTIC”, così come indicano le linee guida emanate dall’Assessorato Regionale alla Salute, in accordo con le direttive nazionali, secondo le quali si stabilisce la condivisione di risorse e dotazioni nell’intento di appianare le carenze d’organico, “soprattutto per quanto riguarda il comparto, cercando di massimizzare l’efficienza degli ambiti operativi senza ridurre gli standard di qualità delle prestazioni erogate”.
Il direttore generale dell’Asp agrigentina, spiega in una nota, ha come obiettivo “quello di fronteggiare alcune criticità esistenti nei due reparti” dell’ospedale saccense.
Ficarra respinge i termini utilizzati dalla Uil, quali azzardo o evento avverso “capaci- secondo il direttore generale- di suscitare un ingiustificato e diffuso timore ed oltretutto si esprime l’opinione, infondata stando alle indicazioni delle richiamate linee guida assessoriali, secondo cui il personale medico ed infermieristico di cardiologia non è nelle condizioni di sostituire quello in servizio in emodinamica”.
“Queste inconsuete dichiarazioni – continua Ficarra – unitamente ad una sterile polemica che riguarda irreali e più volte smentite carenze di personale infermieristico presso gli altri ospedali di Licata e Canicattì, suscitano non poche incertezze in merito alla possibilità di intavolare un confronto serio e costruttivo finalizzato al miglioramento costante della sanità agrigentina”.
“Al fine di tutelare l’immagine dell’ASP di Agrigento e l’operato della sua Direzione strategica, ci si riserva di informare la Procura della Repubblica di Agrigento/Sciacca circa le questioni evidenziate”, conclude Ficarra.