Accordi Pd-M5S a Sciacca e Campobello, prove tecniche per le Regionali
SCIACCA. L’alleanza Pd-M5S alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno, in provincia di Agrigento si è realizzata a Sciacca e Campobello di Licata. Un’intesa che potrebbe essere tentata anche alla Regione Siciliana, dove però si discuterà ancora.
A Sciacca in realtà a fare da traino è il movimento Mizzica, che inizialmente aveva messo dentro una parte dei grillini e non ne voleva sapere di un’alleanza con il Pd. Anzi, le cronache politiche riferiscono di diversi incontri tra Mizzichini e Messiniani per un possibile accordo, mai realizzato per la volontà di entrambi i leader di assumere il ruolo di candidato a sindaco. Ignazio Messina si era rivolto per primo proprio al giovane Termine, nel quale forse si è rivisto quando nel 1993 quasi per caso si è ritrovato ad essere solo contro tutti e vinse le elezioni. Dal momento in cui quelli di Mizzica hanno detto di no, Ignazio Messina ha invertito la rotta e da un gruppo quasi senza esperienza amministrativa è passato a dialogare ed a raggiungere immediati accordi con liste formate in gran parte da “vecchie volpi” della politica cittadina. Oggi i due sono avversari e partono con i favori del pronostico rispetto all’operazione messa in piedi dal centrodestra che ha invece arruolato l’ex deputato regionale M5S Matteo Mangiacavallo, in uno dei tanti traghettamenti che stanno caratterizzando questa tornata amministrativa cittadina, dove si passa da un partito all’altro con estrema facilità.
A proposito di accordo regionale Pd-M5S, si discute sul sistema per la scelta del candidato alla presidenza della Regione siciliana: la consultazione, secondo le prime ipotesi, si dovrebbe svolgere nella prima decade di luglio. C’è anche l’impegno del candidato o dei candidati perdenti a sostenere il vincitore mettendosi a capo di liste elettorali di riferimento.