A Sciacca un work shop sull’immigrazione e gli obiettivi futuri nel contesto siciliano e italiano
SCIACCA. Il saccense Alessandro Indelicato, dottore in economia esperto di fenomeni migratori, ha partecipato alla 16a Conferenza Internazionale dell’ISORECEA, “Diversità religiosa e coesione sociale nell’Europa centrale e orientale e oltre”, che si è tenuta a Tirana in Albania dal 25 al 27 aprile 2024.
La conferenza è stata il risultato di una fruttuosa collaborazione tra l’Università Bedër, l’ISORECEA (Associazione Internazionale per lo Studio della Religione in Europa Orientale e Centrale) e il COST Action CA20107 – “Connecting Theory and Practical Issues of Migration and Religious Diversity (COREnet)”, di cui Indelicato è co-leader di un gruppo di lavoro.
Con oltre 110 partecipanti provenienti da 31 nazioni europee, la conferenza ha fornito una piattaforma paneuropea per lo scambio di ricerche scientifiche e l’esplorazione di frontiere innovative.
La Conferenza di Tirana è stata arricchita da interventi di esperti nel tema. La Prof.ssa Halina Grzymala-Mosczynska (Academic School of Social-Psychology di Varsavia) ha affrontato l’immagine unilaterale dei rifugiati nei media e nella percezione pubblica. I rifugiati sono spesso presentati come vittime passive di guerre e persecuzioni, in cerca solo di riparo e cibo, e contrapposti ai migranti economici, che vengono visti come attivi e benefici per l’economia del paese ospitante. Questa rappresentazione contribuisce a creare uno stigma, rendendo i rifugiati percepiti come un peso, mentre i migranti economici sono visti come una risorsa. D’altro canto , il Prof. Marian Burchard (University of Leipzig) ha discusso della diversità religiosa nell’Albania, evidenziando come le affiliazioni religiose non siano stabili, ma cambino a seconda degli eventi storici.
La storia albanese, che comprende periodi di libertà e repressione religiosa, mostra che il concetto di religiosità è fluido e spesso influenzato da fattori politici e sociali. Il Prof. Burchard ha inoltre esplorato come gli stati-nazione regolano la diversità religiosa, e come queste regolamentazioni si basano su nozioni di secolarismo che possono plasmare la coesione sociale .Infine, il Prof. Johan Hafner (Univesity of Potsdam) ha sottolineato come la diversità religiosa in Europa stia diventando più evidente grazie alla libertà di movimento e alla mescolanza culturale. Tuttavia, nonostante la crescente varietà religiosa, la partecipazione alle pratiche religiose sta diminuendo, soprattutto nelle generazioni più giovani. Il Prof. Hafner suggerisce che la secolarizzazione, insieme a una minore pressione sociale per partecipare a rituali religiosi, sta portando a una “scoloritura” dell’arcobaleno religioso, con una tendenza verso un calo dell’attività religiosa nelle generazioni future.
Indelicato sta inoltre organizzando un workshop in collaborazione con l’Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, la University of Eastern Finland e COREnet, nella città di Sciacca, per affrontare il tema dell’immigrazione e delle sfide e degli obiettivi futuri nel contesto siciliano e italiano.
Nei prossimi giorni, ulteriori informazioni verranno aggiornate sul sito di COREnet https://corenetcost.eu/.