A SCIACCA SPESA BLOCCATA E NIENTE MENSA SCOLASTICA. “FAI DA TE” DEI GENITORI
Dopo avere appreso che i 200 mila euro che il Comune di Sciacca ha previsto per la mensa scolastica erano bloccati dagli uffici finanziari perchè non ritenuti “spese indispensabili”, un gruppo di genitori di alunni della scuola dell’infanzia e delle sezioni di scuola primaria a tempo prolungato, hanno deciso di autotassarsi. E’ quanto si legge oggi in un lancio di oggi pomeriggio dell’Agenzia Ansa.
Stanno raccogliendo soldi per contattare una ditta che prepara e distribuisce pasti caldi e che può assicurare, a scelta, almeno un primo o un secondo ai loro figli. I 200 mila euro in bilancio non possono essere spesi a causa di un disavanzo emerso dall’ultimo rendiconto. Una spesa che quindi è stata bloccata perché considerata “non indispensabile”.
Ma si può dichiarare non indispensabile il costo del cibo per un bambino che è costretto a fare il tempo prolungato perchè i genitori lavorano ?
Pare proprio di si, lo prevede la legge e rientra tra le scelte che un dirigente comunale può adottare senza chiedere autorizzazioni di nessun tipo. D’altronde, tocca a lui tenere i conti in ordine e se ha deciso che bisogna chiudere il “rubinetto” è perchè le casse, evidentemente, sono vuote.
In ogni caso, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Gisella Mondino precisa che “il servizio di refezione scolastica non è obbligatorio per il comune”, intendendo così mettere in evidenza che non è ravvisabile una inadempienza da parte dell’ente pubblico.
Giuseppe Recca