A Santo Stefano Quisquina la reliquia del Beato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”
SANTO STEFANO QUISQUINA- La comunità di S. Stefano Quisquina ha vissuto e accolto con profonda commozione la reliquia del Beato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” martire della lotta alla mafia.
“La memoria dell’esempio del Giudice Livatino, uomo e magistrato integerrimo, invita tutti a proseguire nella battaglia a difesa della legalità, rinnovando l’impegno a cui tutti siamo chiamati recependo i messaggi di coerenza, di giustizia, di fede”, dichiara il sindaco Francesco Cacciatore.
“Avere la reliquia del Beato tra noi, la camicia rimasta impregnata del suo sangue posta in una teca di vetro, segno tangibile del suo martirio deve diventare per tutti un monito, un impegno, un momento di profonda riflessione. E’ indispensabile che innanzitutto a partire da noi, dalla quotidianità, dalle nostre piccole comunità, si affermino la promozione del rispetto dell’essere umano, il rispetto delle regole di civile convivenza”, aggiunge.
“Grazie a Don Gero Manganello direttore del Centro per l’evangelizzazione della Diocesi di Agrigento e custode della reliquia per questi due giorni intensi che hanno ridisegnato l’orizzonte di un forte senso di appartenenza”, conclude.