A Ribera “salta” il Consiglio comunale: guerra tra opposizione e sindaco
RIBERA. Sale la temperatura. Oltre a quella solare di stagione, si alza anche quella politica. Il campo di battaglia è l’ultimo Consiglio comunale che non si è svolto. I consiglieri comunali di opposizione, Angileri, Caico, D’Azzo, Failla, Farruggia, Lupo e Tramuta, vanno all’attacco: “Al primo caldo estivo squaglia definitivamente la maggioranza Pace”. Prendono atto “della totale inadeguatezza dell’Amministrazione Pace, sempre più allo sbando e non si può che prendere atto del fatto che il Sindaco non è neanche in grado di garantire la presenza della maggioranza, che di fatto non esiste più”.
“Solo grazie al senso di responsabilità ed all’impegno dell’opposizione si è potuto giungere, in passato, all’adozione di importanti provvedimenti per i nostri concittadini”, aggiungono i consiglieri di opposizione “e tutte le sollecitazioni, proposte, idee, che l’opposizione ha negli anni fatto verso l’Amministrazione, cercando di fare costruttivamente da pungolo e da sprone, sono rimaste colpevolmente inascoltate”.
Non tarda ad arrivare la replica delsindaco. “Anche i lavori del consiglio comunale di ieri sera hanno registrato l’assenza di massa dei consiglieri di opposizione, anzi qualcuno è entrato soltanto il tempo dell’appello inizale per prendere la presenza e poi è andato via. Risultato? Anche questa volta il Consiglio comunale, con diversi punti importanti per la città , non si è potuto celebrare con l’unico obiettivo dell’opposizione di stilare l’ennesimo comunicato stampa pre-elettorale del giorno dopo, nel tentativo di mettere in cattiva luce l’amministrazione comunale e i consiglieri di riferimento”.
All’ordine del giorno c’erano punti importanti per la collettività: l’aggiornamento del piano di Protezione Civile comunale, le variazioni di bilancio per i finanziamenti ottenuti ai fini dell’emergenza Covid 19, alcuni atti propedeutici al bilancio di previsione nonché la determinazione delle aliquote Imu.
Pace incalza chioando che “proprio su questo fondamentale punto i consiglieri assenteisti avevano portato avanti, nei precedenti dibattiti consiliari e sulla stampa , le ipotesi più disparate addirittura con ipotesi di abbattimento se non di azzeramento dei tributi. Adesso che hanno la possibilità, forti dei numeri, in Consiglio comunale,di determinare le aliquote a loro piacimento non si presentano in aula”.
Pace ammette che “l’Amministrazione, a seguito di una transumanza di consiglieri comunali che hanno lasciato nel tempo e di recente le fila della maggioranza per trovare nuovi lidi elettorali, non ha consiglieri comunali sufficienti a determinare il mantenimento del numero legale in consiglio, per non considerare il periodo in cui ci troviamo in cui è normale e fisiologica l’assenza di alcuni consiglieri impegnati motivatamente altrove”.