A Marsala la ‘Festa di fine Vendemmia, una tradizione che rivive’. Il 28 settembre alle Cantine Mothia
Tanti i protagonisti dell’iniziativa: lo Chef Francesco Bonomo con una selezione di piatti tipici, i Burgisi di Marsala e la musica degli Hulabop
Si preannuncia come una serata indimenticabile, quella di sabato 28 settembre, alle Cantine Mothia, per l’evento organizzato dalle stesse Cantine in collaborazione con la Peralta Production, ossia la Festa di fine Vendemmia, con degustazioni, musica e divertimento, tra passato e presente che si incontreranno in un’esperienza unica.
Tanti i protagonisti dell’iniziativa, a partire dallo Chef Francesco Bonomo, che delizierà il palato dei partecipanti con una selezione di piatti tipici, preparati con ingredienti locali e tradizionali, a I Burgisi di Marsala, che si esibiranno con danze e canti dell’antica tradizione popolare siciliana indossando i costumi della civiltà contadina, a Gli Hulabop, che attraverso le atmosfere suggestive delle canzoni che hanno caratterizzato il secondo dopoguerra sapranno trasportare il pubblico con grande suggestione, rivisitando anche i grandi successi contemporanei con uno stile fresco e coinvolgente, in una veste swing che saprà sorprendere. Ancora Ida Fire Show, con il fuoco che danza nell’aria, e Laco La Commare e Ninny B in un momento speciale che riporterà il pubblico indietro nel tempo con un viaggio musicale attraverso le più note hit della dance degli anni ’70, ’80 e ’90.
“Sappiamo che nella Sicilia di una volta, quando le vigne erano dorate di sole e l’uva matura brillava di colori vivaci, l’arrivo della fine vendemmia era un evento di grande importanza – dice Filippo Peralta -. Nei bagli i proprietari terrieri sapevano che la conclusione della vendemmia richiedeva una celebrazione degna del lavoro svolto. Il momento culminante dell’anno agricolo era l’occasione perfetta per festeggiare. Gli agricoltori, i raccoglitori di uva e le loro famiglie si radunavano nella vasta corte della tenuta, che si trasformava per l’occasione in un luogo festoso. Vogliamo far rivivere quelle emozioni e ricordare il tempo in cui le tavolate erano imbandite con una ricca varietà di cibi e con prelibatezze a base di uva, come la mostarda e i dolci a base di vino cotto. Abbiamo lavorato per riproporre un momento della nostra tradizione forse dimenticato. La celebrazione della fine vendemmia non dava solo allegria, ma era un’occasione per rinvigorire i legami comunitari e rinnovare la speranza in un ciclo di prosperità e successi futuri. La festa si chiudeva con un senso di soddisfazione e gratitudine, lasciando nel cuore di tutti i partecipanti un profondo legame con la terra siciliana. Non è la prima volta che mi trovo a collaborare con Cantine del territorio, e sono lieto di prestare la mia professionalità per Aziende che tengono a organizzare eventi per la promozione dei loro prodotti, ma anche per animare il territorio””.