BORGO BONSIGNORE (RIBERA)- Sopralluogo del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a Borgo Bonsignore, a Ribera. Accompagnato dall’assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto, Musumeci ha visitato il cantiere che sta effettuando i lavori di recupero e riqualificazione del villaggio rurale inaugurato nel 1940 e realizzato dall’Ente nazionale per la colonizzazione del latifondo. Ad accogliere Musumeci il sindaco Matteo Ruvolo, una rappresentanza del consiglio comunale, il soprintendente ai Beni culturali di Agrigento, Michele Benfari, l’impresa e le maestranze che curano i lavori.
Gli interventi, finanziati dalla Regione con 2,2 milioni di euro, consentiranno il ripristino dell’impianto originario e prevedono anche la realizzazione di uno spazio culturale in cui sarà raccontata, attraverso antichi filmati dell’Istituto Luce e fotografie d’epoca, la storia e la vita del Borgo che deve il suo nome alla memoria di “Antonio Bonsignore”, capitano dei carabinieri di Agrigento, caduto in combattimento nel 1936 a Gemu Gador, durante la campagna in Africa.
“Sono soddisfatto – afferma il presidente Musumeci – della puntualità con cui si lavora nel cantiere. Stiamo restituendo alla sua integrità una delle più belle testimonianze dell’architettura rurale siciliana del Novecento. L’impresa e il soprintendente mi assicurano che entro il prossimo luglio potremo inaugurare il rinnovato Borgo, pronto a diventare attrazione per studiosi e turisti”.
Dal punto di vista compositivo il Borgo è costituito da un insieme di infrastrutture disposte intorno a un’unica piazza di forma quadrata con una fontana centrale, parzialmente chiusa da portici, dominata dalla “Torre del littorio” su cui trovano collocazione la chiesa con la canonica, il dispensario medico, la scuola, gli uffici dell’ente di bonifica e del podestà, la trattoria, l’ufficio postale e la caserma dei carabinieri. Gli otto edifici, di aspetto sobrio e rigoroso, sono arricchiti da elementi artistici di pregio quali gli affreschi del pittore Alfonso Amorelli che abbelliscono la chiesa e le formelle in terracotta poste a decoro della trattoria e della scuola, realizzate dell’artista calatino Salvatore Alberghina.