A Ignazio Messina lo volevano candidato a sindaco di Palermo

SCIACCA. L’avvocato Ignazio Messina, che a Sciacca sta portando avanti un un progetto civico e non vuole simboli di partiti mentre a Roma per parlare di elezioni amministrative e intese di centrosinistra incontra il segretario nazionale del Partito Democratico Enrico Letta portando con sè il simbolo di Italia dei Valori, ha “rischiato” di candidarsi a sindaco di Palermo.

Lo riferiscono fonti palermitane, persone a lui vicine che pare gli riconoscano una raggiunta maturità politica e lo avrebbero voluto nel capoluogo regionale per il dopo Leoluca Orlando. “Glielo abbiamo suggerito – hanno detto al nostro giornale – sarebbe stata la persona giusta per una città con tanti problemi, ma lui ha preferito candidarsi a Sciacca dove forse sarà più facile amministrare”.

I palermitani amici di Messina si sbagliano, perchè anche in una piccola realtà di provincia amministrare non è così facile come si può immaginare.  A Palermo non sanno che i nostri problemi in proporzione al capoluogo regionale sono forse più piccoli, ma altrettanto importanti per una comunità che insegue da troppo tempo uno sviluppo e non riesce a raggiungerlo pur avendo la disponibilità di tante ricchezze.

Chi si assumerà la responsabilità di amministrare la città dovrà dedicarsi ad essa  a tempo pieno e con una squadra di governo che abbia professionalità e vera passione civica. Messina si presenta con lo slogan “Io so come si fa”, ma ciò che ha saputo fare dal 1993 al 1997 è poca cosa rispetto alla gran mole di problematiche che nel frattempo si sono accavallate.

I cittadini chiederanno e lui, così come agli altri candidati, di concentrarsi sulla città senza “distrazioni” riguardanti voli verso i palazzi palermitani e quelli romani. Non è più il tempo di “usare” Sciacca come trampolino di lancio. La città ha bisogno di figure full time e convinte del loro spirito di servizio.  Messina negli anni ’90 faceva il sindaco viaggiando tra Sciacca e Palermo, questo oggi non se lo potrebbe permettere in caso di elezione. Lui sembra viaggi in modo determinato nel suo progetto politico, e pare sia imminente, sempre sotto l’ombrello di quel civismo che oggi tutti, vecchi e nuovi, rincorrono, un accordo con il gruppo 2020-2022 di Filippo Bellanca e Co. e Sciacca Terme Rinasce di Michele Ferrara e Co. Ora aspettiamo gli altri pretendenti alla poltrona di primo cittadino: la corsa è appena cominciata, la prossima settimana potrebbe essere decisiva e secondo indiscrezioni a meno di sorprese potrebbero essere quattro i candidati a sindaco.

Giuseppe Recca