A Favara niente acqua, niente raccolta dei rifiuti. La gente conferisce la spazzatura davanti all’Ufficio tecnico comunale
FAVARA. All’ottavo giorno di sciopero dei netturbini, ignoti hanno depositato i rifiuti davanti l’ingresso dell’Ufficio tecnico comunale di Favara. È un chiaro segnale di protesta, il primo, quando è prevedibile che ne seguiranno altri a causa di una situazione assolutamente grave e insostenibile.
Mentre inaccettabile è l’atteggiamento delle aziende che gestiscono il servizio ecologico con il loro silenzio sullo sciopero dei loro dipendenti e per un’interruzione del loro servizio. In una realtà normale non si conterebbero le scuse e le comunicazioni all’utenza per l’interruzione, così come accade per il servizio idrico, telefonico, elettrico, trasporti o per quello della semplice bottega di quartiere e l’elenco è lungo.
Così come non c’è stata fretta ad eseguire nella normalità e per anni un servizio accettabile nella sua qualità. Intanto, la situazione è gravissima su tanti aspetti, non escluso l’ordine pubblico e l’episodio di oggi ne è un chiaro messaggio.
Niente acqua. Da giorni vi è una diminuzione di portata idrica verso le vasche comunali di Favara e, quindi, i turni si sono allungati, proprio, durante l’estate quando è maggiore la richiesta d’acqua. I turni sono lunghi sette giorni e per la prossima settimana è previsto un peggioramento. La causa è la minore quantità di approvvigionamento dal Voltano. Strano a dirsi, mentre Favara soffre per la minore fornitura, le utenze dello stesso Voltano hanno l’acqua h24. Dovrebbe l’amministrazione comunale verificare questo fenomeno ed altri ancora, oltre a battere i pugni per assicurare alla città la fornitura di almeno 70 litri al secondo.
Al momento non si registrano proteste da parte di nessuno come se si stesse puntando ad abituare i favaresi alla totale assenza di servizi. Si sono abituati a non avere i vigili urbani, a vivere nel totale degrado tra i rifiuti, adesso torneranno ad abituarsi a ricevere l’acqua ogni 10 o 15 giorni.
E paradossalmente al di là della stampa non si alza una voce neppure in campagna elettorale.