A Bisacquino rinasce il teatro comunale “ Paolo Giaccone ”. Un tempio all’arte avviato nel 1790 (fotogallery)

BISACQUINI- Di Betty Scaglione

Ieri, 12 maggio, viene restituito ai bisacquinesi  il teatro comunale “ Paolo Giaccone “, sorto, moltissimo tempo fa, su un ampio spiazzo dove venivano organizzate delle rappresentazioni teatrali e delle commemorazioni. L’avvio per la costruzione del teatro avvenne tra il 1790 ed il 1795. Nel 1868, anno del suo completamento, fu iscritto negli elenchi dei teatri già attivi del Regno d’Italia.

Nel 1972 con delibera comunale viene affidato l’incarico per il completamento del teatro comunale. Il teatro abbellito diviene luogo d’incontro culturale e sociale non solo per i bisacquinesi, ma, anche per i paesi confinanti. Il teatro aveva una capienza di 300 spettatori e spesso veniva usato come locale per le feste nuziali o serate danzanti. Con il susseguirsi dei decenni, a causa degli eventi bellici e naturali, il teatro rimase inattivo per lunghi periodi.

Ieri,  dopo un’accurata ristrutturazione si è celebrata celebra la sua riapertura alla presenza del professor Tommaso Di Giorgio, sindaco di Bisacquino. L’intervista di Betty Scaglione.

Signor Sindaco, oggi si realizza il sogno suo e quello di tantissimi Bisacquinesi: la riapertura del teatro comunale, dopo un accurato restauro ed abbellimento. Può parlarci dell’impegno nonostante le problematiche del periodo.

“Quello che lei dice è assolutamente vero, l’avere raggiunto l’obiettivo di ristrutturare il teatro comunale e averlo fatto diventare molto più funzionale e, anche esteticamente più bello è un sogno che coltivavo da anni. Adesso è divenuto realtà ed io sono molto soddisfatto e contento di ciò !  Raggiungere questo obiettivo non è stato facile innanzitutto perché ci occorrevano molte risorse per ristrutturare ed adeguare le attrezzature e questo è stato possibile grazie ad un finanziamento che abbiamo ottenuto dalla Regione Siciliana partecipando, con un idoneo progetto, ad un bando che riguardava appunto la ristrutturazione dei teatri. Dopo avere ottenuto il massimo finanziamento possibile previsto dal bando ci siamo accorti, man mano che si andava avanti con i lavori, che una cosa tirava l’altra e bisognava trovare altre risorse. Ad esempio abbiamo visto che le vecchie tende, per il loro colore e qualità del tessuto, non si armonizzavano più con il contesto del nuovo teatro per cui abbiamo acquistato quelle nuove. idem con le sedie che abbiamo sostituito con delle nuove e così via. Di fatti abbiamo dovuto trovare tante altre risorse dal nostro bilancio comunale oltre a quelle ottenute attraverso il bando della Regione, quindi tutto ciò ci è costato uno sforzo ed un’attenzione particolare. Abbiamo però fatto tutto con tanto entusiasmo e con la gioia e la consapevolezza che stavamo facendo una cosa buona per il nostro paese e oggi siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto perché mette fine allo scempio che fu realizzato quando circa cinquant’anni fa, in nome della modernità, distrussero l’antico bel teatro settecentesco, per farne una struttura moderna tanto brutta quanto inefficiente”.

Emozioni di un pianista, come lei, e soddisfazioni di un sindaco che si appresta a concludere il secondo mandato.

“In questo periodo, quando qualcuno mi cercava sapeva sempre dove trovarmi, infatti bastava che passassero dal teatro per trovarmi perché tanto è stato il mio piacere nel vedere l’evoluzione dei lavori. Questo certamente perché la mia formazione professionale mi porta a dare molta importanza ai luoghi di cultura e di arte come può essere un teatro, un museo oppure un cinema. Questi luoghi mi affascinano e mi rendono contento perché sono posti dove si può ancora sognare, dove si incontra tanta gente e con gioia si socializza, si scambiano idee, si genera arte ed entusiasmo. Per tale ragione il nostro comune doveva avere un teatro degno di questo nome. Adesso ritorniamo ad averlo e lo renderemo vivo grazie all’organizzazione di diverse manifestazioni da svolgere durante tutto l’anno. Riprenderemo quindi ad organizzare le rassegne teatrali e musicali”.

Teatro e cinema in un stesso ambiente adeguato per ospitare proiezioni, compagnie teatrali, concerti e cabaret. L’importanza del doppio impegno per avere trattenimento e spettacolo, specie durante il periodo invernale ed evitare gli spostamenti a Sciacca e a Palermo. 

“Esatto, questo teatro sarà luogo dove svolgere, in ogni periodo dell’anno, tutte queste attività di cui lei parla, ma, anche per realizzare corsi di teatro e di recitazione per i nostri giovani, provando a dar vita ad un altro mio sogno che coltivo da tempo e cioè quello di avere una compagnia stabile teatrale. In questo modo non solo vogliamo evitare che i nostri concittadini per godere di una commedia, di un bel film, di uno spettacolo musicale o di cabaret siano costretti a percorrere diversi Chilometri, ma, ci piacerebbe che i cittadini degli altri paese vengano nel nostro teatro dove saranno accolti con il calore e l’affetto che ci contraddistingue. Tanta emozione nelle parole del sindaco Tommaso di Giorgio, ma nel contempo soddisfazione e gioia nell’avere portato a termine un impegno con la cittadinanza, ma soprattutto con se stesso”.

A condividere la commozione e il compiacimento del primo cittadino c’è l’architetto Maurizio Silvestri che ha curato la ristrutturazione ed il nuovo arredo del teatro comunale impegnando quante più possibili energie, a volte sottratte agli impegni familiari.

Bisacquino festeggia il suo teatro con i bisacquinesi consapevoli che per loro inizieranno delle stagioni teatrali e delle rappresentazioni delle quali godranno in tanti e soprattutto di andare orgogliosi del loro operato. Un grazie di cuore a tutte le maestranze ed ai privati che si sono adoperati affinché il teatro potesse tornare agli antichi splendori.