STORIE DI ALBERI E MONUMENTI, ANCHE QUESTO E’… SOCIAL
Mette un post su Facebook per segnalare che alcuni monumenti storici di Sciacca andrebbero meglio salvaguardatin e valorizzati e ne nasce una polemica con un’associazione e un assessore. –
Protagonista di uno dei tanti confronti social che si posso leggere ogni giorno, è il sindacalista e coordinatore provinciale del movimento per l’acqua pubblica Franco Zammuto, cittadino che ama la sua città e che a volte suggerisce, segnala ed esprime le sue valutazioni, quasi sempre giuste e interessanti.
“La città di Sciacca, nel solco del sovranismo imperante – ha scritto Zammuto un un post corredato con delle foto – per la salvaguardia dei monumenti storici non tiene conto di criteri di conservazione e valorizzazione oggettivi, affidando tutto alla libera interpretazione di ciascuno, siano essi privati cittadini o la stessa istituzione principe della città”.
Un messaggio alle autorità cittadine ed all’associazione Italia Nostra che su questi temi ha voce in capitolo. Zammuto segnala quattro importanti monumenti nella zona di Piazza Carmine che si caratterizzano per essere avvolti da piante verdi. “Il verde è bello – dice Zammuto – ma il più delle volte sono loro, le piante, le protagoniste e non la bellezza della Porta San Salvatore, non il bassorilievo del Laurana nella chiesa di Santa Margherita, non l’ingresso della Chiesa del Carmine, non il palazzo storicamente e architettonicamente tra i più importanti di Sciacca, Palazzo Arona.
Non sono certamente la persona più adatta a giudicare sull’arte e la storia – conclude Zammuto nel suo post – ma per quel poco che ne so i monumenti storici devono stare liberi da ornamenti per essere apprezzati in tutta la loro identità”.
Al post provocatorio, ma fino ad un certo punto, di Zammuto, risponde Umberto Marsala di Italia Nostra: “Sulla questione alberi davanti il portale del Laurana – dice anche lui su Facebbok – dobbiamo sempre ricordarci che il turista cammina a piedi, e guarda i monumenti lentamente. Il turista chiede certamente più informazioni, monumenti aperti e pulizia, mai alberi abbattuti, cosa di cui abbiamo enorme bisogno dato l’alto tasso di inquinamento automobilistico nel centro. Gli alberi – aggiunge – si piantano non si sradicano. Camminando a piedi si scoprono tantissime chicche”.
Zammuto avrebbe poi portato il problema all’attenzione di un assessore, che candidamente gli ha risposto che “al momento ci sono cose ben più importanti da fare in città”.