A MONTALLEGRO CHIOSCO IN ZONA PAESAGGISTICICA, PER IL CGA PUO’ APRIRE
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha ritenuto sussistente il danno grave ed irreparabile in vista dell’inizio della stagione balneare ed ha accolto la richiesta cautelare di sospensione dell’esecutività di un atto impugnato dalla titolare di uno stabilimento balneare rinviando per la trattazione del merito della controversia all’udienza pubblica dell’11 dicembre 2019.
Si tratta di una struttura balneare sita in località Bovo Marina del Comune di Montallegro. La titolare aveva acquistato l’attività afferente un posto di ristoro, a carattere stagionale, sito su area demaniale, oggi sottoposta a vincolo paesaggistico. Con istanza presentata alla Capitaneria di Porto Empedocle la ditolare chiedeva il rilascio di una concessione demaniale marittima per il mantenimento dello stabilimento balneare in struttura mista (legno / prefabbricati in cemento), nonchè per la ricostruzione e relativo ampliamento del manufatto preesistente. La Soprintendenza di Agrigento, in relazione al progetto in questione, rilasciava l’autorizzazione paesaggistica di propria competenza. L’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, in accoglimento della domanda avanzata, rilasciava la concessione demaniale per un periodo iniziale di trenta mesi, prorogata successivamente d’ufficio fino al 2020. Nelle more l’Assessorato Regionale dei beni culturali ed Ambientali con apposita circolare chiariva che l’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza nel caso di opere da realizzare su suoli demaniali avrà validità pari alla durata della concessione demaniale. Ma la Soprintendenza di Agrigento, inopinatamente, asserendo che la ditta fosse sprovvista dell’autorizzazione paesaggistica e che il chiosco in legno realizzato fosse difforme rispetto a quello approvato, ordinava la rimessione in pristino dei luoghi dove sorge lo stabilimento balneare.
La titolare proponeva allora un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, contro la Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Agrigento, per l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza di rimessione in pristino dei luoghi. I legali, in particolare, hanno censurato, tra l’altro, una grave forma di eccesso di potere sotto il profilo della violazione della circolare assessoriale laddove chiarisce che nel caso di opere da realizzare su suoli demaniali l’autorizzazione paesaggistica avrà validità pari alla durata della concessione demaniale, e pertanto, nel caso in esame l’autorizzazione paesaggistica non poteva che ritenersi valida fino alla scadenza della concessione demaniale marittima prorogata d’ufficio fino al 2020. Si è costituita in giudizio la Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Agrigento, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare avanzata dai difensori.
Per effetto del provvedimento cautelare reso dal Cga, lo stabilimento balneare sito in località Bovo Marina del Comune di Montallegro potrà regolarmente operare nella prossima stagione estiva.