SANTANGELO: “NO A LARGHE INTESE CON UN’AMMINISTRAZIONE CHE PENSA SOLO ALLE POLTRONE”
Continua il forum sul nostro giornale in merito all’ipotesi (in verità, più che un’ipotesi) di “trattative” per allargare la maggioranza cercando supporti nelle file dell’opposizione. Oltre ai consiglieri Bono, Milioti, Monte, Deliberto, Termine, Cognata, oggi spiega la sua posizione il consigliere di opposizione Carmela Santangelo.
“Dall’attuale Amministrazione è stata formulata alle opposizioni la richiesta di collaborazione mascherandola con molta ambiguità sotto la dicitura lavoriamo insieme per il bene comune della città”, rimarca la Santangelo, chiosando che “i sostenitori di tale richiesta dimenticano che in una competizione politica si ha il confronto tra due
diverse visioni politiche ed infatti dalle ultime elezioni è emersa la proposta politica sotto il titolo “mai più cinque anni così “, che alla prova dei fatti si è dimostrata sterile, non propositiva ed incapace di avere una visione coerente per un futuro sviluppo del paese”.
Per Carmela Santangelo, questa è “un’amministrazione che pensa solo alle poltrone ed alle spartizioni delle deleghe perdendo di vista gli interessi della nostra città e del cittadino”. Boccia la richiesta di collaborazione proveniente dalla maggioranza perchè “chi oggi sta all’opposizione è portatore di una diversa proposta politica amministrativa e con i suoi interventi e le sue critiche costruttive, di fatto, dà preziosi consigli all’Amministrazione in carica a cui compete il compito di valutare e raccogliere il suggerimento prepositivo. Al contrario i suggerimenti proposti vengono giudicate dall’attuale maggioranza come sterili polemiche”.
Secondo Carmela Santangelo, la proposta di collaborazione della maggioranza “appare priva di fondamento e mira soltanto a salvaguardare una gestione politica amministrativa carente e fallimentare sotto ogni aspetto”.
“Non si può collaborare con l’attuale amministrazione nel momento in cui la stessa si permette tramite le sue espressione politiche di denigrare l’avversario e cerca solo di dimostrare una inesistente bontà del proprio progetto politico”, conclude.