NON CI FU CORRUZIONE, ASSOLTO IN APPELLO EX PRESIDENTE D’ORSI
Assolto perchè il fatto non sussiste. Sentenza di primo grado ribaltata dai giudici della Corte di appello che cancella la condanna a 4 mesi di reclusione, inflitta per l’accusa di “corruzione per l’esercizio della funzione” che era stata inflitta in primo grado, l’11 maggio del 2017, all’ex presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi. Era accusato di essersi fatto dare da un vivaista quaranta palme del suo negozio, destinate alla sua villa di Montaperto, in cambio di un appalto consistente nella vendita all’ente di tutte le piante dell’attività, prossima alla chiusura. D’Orsi è stato difeso dall’avvocato Daniela Posante.
“Non ha commesso alcun reato – ha sostenuto l’avvocato Posante -, manca la prova del collegamento funzionale tra le palme arrivate a casa sua e l’acquisto delle piante fatte dalla Provincia. Senza questo passaggio non esiste alcuna corruzione. Si tratta di due episodi del tutto sganciati fra loro”.
Per D’Orsi è, con ogni probabilità, la fine di un’odissea giudiziaria scandita da otto anni di processi nei quali ha affrontato decine di accuse di peculato, concussione, abuso di ufficio e truffa legati alla gestione dell’ente e a presunti abusi commessi nell’esercizione della sua funzione dai quali è stato sempre assolto con formula piena.