POLITICA, BONO E MILIOTI: “NON SIAMO INTERESSATI A LARGHE INTESE”

“Non siamo interessati a nessun progetto che riguardi la messa in atto delle larghe intese”. Lo affermano i consiglieri comunali di Progetto Sciacca Calogero Filippo Bono e Giuseppe Milioti. “Non ci interessano, non le cerchiamo, non le abbiamo richieste, e lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, e con le parole. Lo abbiamo dimostrato con la nostra assidua attività sia in consiglio comunale sia nelle commissioni consiliari”.

I due rimarcano che la loro attività politica “è stata sempre in netto contrasto e contrapposizione con la coalizione che fa capo all’avvocato Francesca Valenti. Riteniamo che il progetto politico della Professoressa Valenti sia già fallito, non oggi, ma nel momento in cui ha deciso di azzerare la propria Giunta, che era composta da soggetti politici fondamentali per la sua elezione. Ancor di più, non ci rappresentano i soggetti politici e le forze politiche che oggi sostengono quello che è rimasto della maggioranza. Il loro progetto è fallito,  non vi è più fiducia nel sindaco Valenti e quella palesata da più parti è soltanto una fiducia finta, di facciata, dettata soltanto dalla voglia di qualcuno di ottenere altre  poltrone”.

Per Bono e Milioti, sindaco e maggioranza “hanno perso di vista il bene comune e dopo un azzeramento fatto appena sei mesi fa  continuano a  pensare soltanto a cambiare e rimodulare poltrone e deleghe fregandosene di quello che i cittadini pensano”.

“Diciamo no alle larghe intese nel rispetto degli elettori, a differenza loro che sin dall’azzeramento continuano a calpestarlo questo consenso; diciamo no a far parte integrante di un progetto, nei fatti, già fallito per la seconda volta”.

Poi un riferimento al consigliere di maggioranza Alberto Sabella, molto critico verso il PD ritenuto “incapace di governare”. “Riteniamo nobili le richieste di larghe intese fatte da parte di qualche collega di maggioranza che purtroppo solo oggi si accorge  di trovarsi nella stessa situazione in cui si trovò  tra il 2009 ed il  2011 quando a tirare le fila erano gli stessi soggetti.

Per Bono e Milioti, “l’unica cosa concreta che possono fare per il bene comune  è dimettersi e rimettere il mandato nelle mani degli elettori così come viene richiesto dalla città di Sciacca anche se qualcuno si ostina a non capirlo”.